Non scrivo per forza. Scrivo solo quello che emerge dal cuore e chiede di essere condiviso. È facile riconoscerlo. Io sono presente. E ho gioia da questo sentire la vita, nel mio respiro, nel desiderio che affiora, nel canto degli uccelli, nel fragore del torrente, nella brezza tiepida che entra dalla finestra aperta, dal sogno che avvolge ogni cosa, dalla fiducia che fiorisce da sé in questa meravigliosa isola di pace.
All’inizio lo specchio era solo uno specchio. Ma aveva già tutto il mistero e il potere dello specchio. Guardarsi allo specchio non andava senza conseguenze. Il mito di Narciso ne è la testimonianza. Lo specchio poteva servire per controllarsi, per un esame di coscienza, per correggersi, per un sano amor proprio… oppure poteva produrre quell’incanto, quella malia che l’innamoramento della propria immagine mette in scena e che può portare a smarrire se stessi, la realtà e a inquinare i rapporti con il mondo e le persone.
Ti piace scrivere e a leggerti (e anche a guardarti) lo si percepisce parecchio
RispondiElimina☺
Scrivi... e qualcosa resta.
RispondiEliminaI ponti hanno sempre il loro fascino
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