Trova il tuo ritmo. Né lento, né frettoloso. E colloca tra una cosa e l’altra il silenzio, la distensione. Rivendica dai tuoi padroni il tempo della pausa, il ritmo della tua musica, gli spazi tra le note. Se ci riuscirai, ogni evento sarà Dio stesso, e nulla sarà più amabile, nutriente, perfetto, di quello che ti sta accadendo. Il tuo orto da coltivare, l’orto dove stanno nascendo i tuoi sogni.
All’inizio lo specchio era solo uno specchio. Ma aveva già tutto il mistero e il potere dello specchio. Guardarsi allo specchio non andava senza conseguenze. Il mito di Narciso ne è la testimonianza. Lo specchio poteva servire per controllarsi, per un esame di coscienza, per correggersi, per un sano amor proprio… oppure poteva produrre quell’incanto, quella malia che l’innamoramento della propria immagine mette in scena e che può portare a smarrire se stessi, la realtà e a inquinare i rapporti con il mondo e le persone.
In ogni cosa c'è un po' di Dio, tocca a noi scoprirlo e riconoscerlo.
RispondiEliminaCandida primavera
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