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Spiritualità

Voi che aspirate a una spiritualità, sappiate che è il vostro sogno che la crea. Perché spiritualità è arte d’immaginare la vita e realizzarla con fiducia. Non predicate una spiritualità che porti negli spazi siderei, separati dal mondo. La spiritualità è il gioco concreto che state giocando. Esso esige che non siate inquinati, distrutti, lacerati, frantumati, arrabbiati, svuotati… Quando il vostro corpo è sano e pieno d’energia, voi siete gli esseri più spirituali che l’universo conosca. E per raggiungere questo basta solo che impariate ad andare al vostro ritmo, a fare quello che amate, a digerire la vostra esperienza nella consapevolezza.

 





Commenti

  1. Fai come cappuccetto rosso... nel bosco da sola?

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  2. Lo sprito ci guida e noi viviamo.

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  3. Oggi ero nel bosco pure io ma non ti ho vista

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Effimero e durevole

Penso al paradossale destino dell’uomo, questo essere effimero capace di creare cose che durano più di lui. 

 E penso che forse è un segno, questo, della sua vocazione a lavorare per la vita, oltre i propri recinti personali. E immagino che di qui derivi quella intensa soddisfazione che l'individuo prova quando allarga i rami del suo frutteto oltre la cinta dell’orto. Quando il suo albero produce frutti in abbondanza per chiunque passi sotto e ne voglia.  

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Prendere corpo

E c'è stato un momento in cui ho deciso: "allora mi farò io da mamma! Nessuno può farlo meglio di me. Io conosco bene le mie esigenze!" 
Prendersi cura di sé è una scelta decisiva.
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Riflessioni sui campi di battaglia

Quanto tempo avrò ancora da vivere? I segnali del tempo che passa li sento anch’io. Ma che vuol dire? Forse che è ora di rassegnarsi a cosa? Un cavolo! Voglio essere viva quando viene l’ora. Voglio che tutte le mie energie – quelle che sono a mia disposizione – siano per  gustare la vita. Che è straordinariamente ricca. E mi piace che ci siano molte più cose in agitazione di quelle che io riesco a digerire. Questo senso straordinario che la vita è sempre troppo.         CUSTOSA Berto Barbarani Tra campi vignadi, la strada maestra se slonga, se slarga fra verdi de sesa, la riva del monte, la gira de là. Coi brassi incrosadi, così, a la finestra, mi vedo l’Ossario, Custosa, la ciesa e penso a le guere del tempo che è stà... Zò in corte do vache tacade al versòro, vien drento dai campi col muso a la stala; l’è l’ora de çena, del dolse dormir; ah forsi ste bestie sul bel del lavoro j-à verto ’na testa, j-à roto una spala, de veci soldadi, che stenta a...