Lì dove mi aveva portato si vedeva una sorta di gigante dai capelli lunghissimi, che aveva in mano un grosso coltello affilato. Egli separava con colpi netti il giorno dalla notte, la veglia dal sonno, che prima erano uniti.
E io potevo vedere i sogni infilarsi velocemente, prima della separazione, nella parte notturna del taglio. I sogni erano colori. E sembrava strano che scegliessero di nascondersi nella parte oscura. Mentre la parte chiara, deprivata al colore dei sogni, diventava grigia.
Belli i sogni che restano...
RispondiEliminaFoto stupenda e non sono per il soggetto
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