Passa ai contenuti principali

γνῶθι σαυτόν

Scoprire quello in cui si crede davvero, quello che si sente autenticamente, sentirlo con quell’intensità che caratterizza la circostanza, è come rinascere. E non è, almeno per me, un evento immediato. È piuttosto una storia d’ascolto attento che dura da una vita. Una storia di tentativi e valutazioni a posteriori. Una storia di aggiustamenti e approssimazioni, nella sincerità di una ricerca che già da sola genera respiro e slancio. 

È il richiamo del vecchio messaggio del tempio di Apollo a Delfi: Conosci te stesso.

 






 

Commenti

  1. Conoscere se stessi è senz'altro un lungo viaggio. E il viaggio in quanto viaggio richiede pazienza, attenzione, curiosità.

    Stupefacente, come sempre.
    Ciao

    RispondiElimina
  2. E mettici tutto il tempo che serve...

    RispondiElimina

Posta un commento

Post popolari in questo blog

Specchio delle mie brame

All’inizio lo specchio era solo uno specchio. Ma aveva già tutto il mistero e il potere dello specchio. Guardarsi allo specchio non andava senza conseguenze. Il mito di Narciso ne è la testimonianza. Lo specchio poteva servire per controllarsi, per un esame di coscienza, per correggersi, per un sano amor proprio… oppure poteva produrre quell’incanto, quella malia che l’innamoramento della propria immagine mette in scena e che può portare a smarrire se stessi, la realtà e a inquinare i rapporti con il mondo e le persone.      

Il mio presente

 Io vivo questi tempi e le loro sfide come il periodo più interessante della storia. D’altra parte è la mia epoca. Voglio dire che non ho mai sentito il bisogno di elogiare il passato rispetto al presente come se si fosse perso qualcosa. Le sfide sono lì a sollecitare il coraggio e l’industria, l’iniziativa, l’immaginazione, la ricerca.

Mettere ali

 Uscirò dal guscio, che prima protegge ma poi imprigiona, e metterò le ali.