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Prediche

Mi trovo, come tutti, invischiata in schemi d’interpretazione e comportamento che vengono dal passato. Ma sento il bisogno di esser io e di aprirmi una strada autonoma e sensata. Dotata di valore. Valore sentito.


Le prediche che vengono dal passato mi sembrano prigioni. 

Catone il Censore non è tra i miei idoli. 


La guida, allora, è dentro: il sogno e la consapevolezza. E la coscienza.  


E la necessità (e il desiderio) di esplorare, tentare, scommettere. 

Per la gioia di essere al mondo.


C’è chi studia il mondo – e io gliene sono grata. E c’è chi studia se stesso - e io sono di questi.


Io credo nella vita che va avanti. E faccio la mia parte. Senza ascoltare prediche.

 





 


Commenti

  1. Bisogna ascoltare (quasi) tutto quello che viene da fuori, ma tenere solo quello che risuona dentro.

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  2. Fermarsi non aiuta a meno che la benzina non sia finita.

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  3. Carina come immagine, ma... se capitasse di fare uno starnuto...

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Sguardo di fuoco

Esci presto il mattino e lungo la strada ti avvii. Incendi le nuvole d’incanti, spalanchi voragini nell’umida terra che ti brama. Vibra l’aria d’intorno e in risonanza tremano i colli.   Chi e dove accordò quello sguardo di fuoco in sintonia con le meccaniche celesti? Amo i tuoi passi sulle foglie che cantano. Un sortilegio, il profumo di muschio che ti segue.      

Specchio delle mie brame

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Scorrere leggeri

Non eravamo noi a provare l’amore, ma era l’amore che aveva preso noi e ci trascinava per territori nuovi. E volevamo essere leggeri. Sapevamo che dovevamo camminare agili e veloci per i sentieri che il tempo ci portava. Dovevamo avere avere gambe agili e piedi robusti. E braccia pronte ad afferrare i rami. E a nuotare nel mare della vita.