Mi trovo, come tutti, invischiata in schemi d’interpretazione e comportamento che vengono dal passato. Ma sento il bisogno di esser io e di aprirmi una strada autonoma e sensata. Dotata di valore. Valore sentito.
Le prediche che vengono dal passato mi sembrano prigioni.
Catone il Censore non è tra i miei idoli.
La guida, allora, è dentro: il sogno e la consapevolezza. E la coscienza.
E la necessità (e il desiderio) di esplorare, tentare, scommettere.
Per la gioia di essere al mondo.
C’è chi studia il mondo – e io gliene sono grata. E c’è chi studia se stesso - e io sono di questi.
Io credo nella vita che va avanti. E faccio la mia parte. Senza ascoltare prediche.
Bisogna ascoltare (quasi) tutto quello che viene da fuori, ma tenere solo quello che risuona dentro.
RispondiEliminaFermarsi non aiuta a meno che la benzina non sia finita.
RispondiEliminaCarina come immagine, ma... se capitasse di fare uno starnuto...
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