E succede che arrivino all’improvviso, inattesi e non amati, i tempi di astenia. Una debolezza che toglie l’equilibrio, Una sorta di stordimento a metà strada tra il sonno e la veglia. Piacevole per fantasticare. Una sorta di ebbrezza, senza scuotimenti. Ma ostili all’azione e alla consapevolezza attenta e vigile. La prospettiva più vicina è il letto. Il lenzuolo che t’ingoia come una bocca morbida. Mentre il tuo io CHE protesta, che vorrebbe fare, si zittisce incredulo.
Ovviamente lo so: il corpo chiede, ha bisogno di sonno, di riposo.
La cosa positiva è che c'è meno vigilanza critica. Il subconscio è libero di andare per i fatti suoi. E a me piace vedere il frutto del suo parto. E lo guardo senza sapere cosa sia. Ogni situazione ha il suo regalo.
Un regalo ben incartato... a noi apprezzarlo.
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