Kant vedeva nell’emergere della contraddizione il confine ultimo delle pretese del pensiero. Hegel, al contrario – vedeva nella contraddizione qualcosa che il pensiero può superare, perché è proprio la contraddizione che feconda il pensiero affinché produca un nuovo pensiero capace di assorbire la contraddizione stessa. Hegel era più bambino di Kant.
E io so che i bambini lo sanno fare, anche se non sanno di saperlo.
Vieni, questa sera, con i tuoi piedini che suonano la tromba delle scale. Entra nell’abbraccio della mia casa. Aprirò la finestra e ti farò l’amore accarezzato dal vento delle stelle. Assaporerò i tuoi seni come pesche di vigna e le mie mani navigheranno sulle onde dell’oceano di dolcezza che tu sei. Cercherò le favole in mezzo ai tuoi capelli e respirerò la tua anima nel tuo respiro. Le mie reni sono sature di libidine di vita e le mani anelano a sollevare ogni velo. Tu sei la vita succulenta. E, benché ebbro, stordito e confuso dal nettare che trasuda la tua pelle, io sono io, pienamente consapevole, pieno, tondo, intenso e sano. E tu sei tu, lunare e luminosa.
La contraddizione fa parte di noi.
RispondiEliminaAvere la testa fra le nuvole è bellissimo, permette di incontrare solo gente che sa volare.
RispondiEliminaSe tutto fosse perfetto non impareresti mai e non cresceresti mai.
RispondiEliminaIl paradiso è sotto i nostri piedi così come sopra la nostre teste.
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