Era un pomeriggio estivo. Ma le spesse mura della casa regalavano la piacevole sensazione del fresco. E la ragazza stava lì, seduta sul canapè, un braccio appoggiato allo schienale e un fiore rosso tra i capelli scuri. Si era prestata volentieri a fare da modella. Diceva che era una faccenda che riguardava la sua identità. Le donne - diceva - hanno un rapporto complesso con il proprio corpo. E tra il proprio corpo e la loro identità.
Lui la guardava impregnato da una sorta di erezione dell'anima. E dipingerla era come accarezzarla. Era accarezzarla in una dimensione eterea. Lei, docile eppure distante. Qui davanti e altrove.
Pensava alla magia della pittura. Pensava alle cose che si dicono, commentando i quadri, per lo più volgendoci alle tecniche, ai materiali, ai colori, allo stile... cose che non toccano mai il cuore, l'essenza, dell'esperienza del dipingere. Pensava alla magia del dipingere, difficile da dire, su cui arduo è comunicare. Ma che gli artisti sanno. E che sanno anche coloro che l'arte sentono dalla parte del fruitore.
E la vita era magnifica. Diventarne consapevole era felicità pura.
E sentiva il sogno di grandezza pulsare sotto la corteccia, sotto la pelle del cuore.
Una volta mi bastava leggere tre quotidiani al giorno per avere la certezza, o quasi, di essere in contatto con la realtà. Oggi è piuttosto diverso. Sono disincantata. C’è tanta televisione, tanto internet, tante immagini. Nell’epoca ingenua le immagini dovevano mostrare la realtà, poi hanno finito per chiarire che mostravano innanzitutto se stesse. E forse è proprio quello che devono fare. Alla fine dobbiamo liberarci dall’idea che le immagini, ma anche le parole, mostrino qualcosa che si chiama realtà. Le nostre parole (e le nostre immagini) non mostrano: costruiscono la nostra realtà. La vecchia “realtà” è diventata “la cosa”. Ed è come se “la cosa” fosse lì, perennemente disponibile a mettersi in posa per noi. Apparentemente sotto la nostra direzione – poi è da vedere. “La cosa” è una miriade di comparse disponibili alla lavorazione del nostro film. Rovesciamento: non viviamo più nel mondo delle cose: tendiamo a vivere nel film costruito da noi. La realtà dunque non è ...
Una modella non è mai una modella solo con il proprio corpo. E un vero arista dipenge anche l'anima.
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