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Massi erratici

La Terra è bella, ma vista da lontano – dallo spazio o dalla distanza dell’immaginazione. Da vicino è sporca, una discarica a diffusione illimitata. Una terra che chiede urlando di essere ripulita. È la voce stessa dalla nostra natura, del nostro corpo, a veicolare questo appello.
Una terra inquinata che è semplicemente lo specchio del nostro modo di vivere. Perfino della nostra mente. Certo dei nostri stati emotivi.

 





 





Commenti

  1. In effetti di errante non c'è solo il masso... Anzi, l'uomo erra molto di più, erra esageratamente...

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  2. Errare è umano, continuare ad errare è sempre umano ma molto pericoloso... troppo pericoloso. Il nostro pianeta è un regalo e quindi non costandoci nulla non ci curiamo di lui. Folli, folli folli!

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  3. La Terra è in fin di vita e la sua malattia è l'uomo

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  4. è lodevole il tuo impegno per salvaguardare il nostro paese e oltre, ma l'unica cosa da fare secondo me è il cambiare la nostra mentalità nel senso che facciamo esattamente il contrario di quello che diciamo infatti basta pensare alle tonnellate di rifiuti che lasciamo a terra tutti i giorni a tutto quello che buttiamo nei mari, nei fiumi e nei laghi.

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    Risposte
    1. Sono d'accordissimo con te... noi non ci meritiamo ciò che abbiamo

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Effimero e durevole

Penso al paradossale destino dell’uomo, questo essere effimero capace di creare cose che durano più di lui. 

 E penso che forse è un segno, questo, della sua vocazione a lavorare per la vita, oltre i propri recinti personali. E immagino che di qui derivi quella intensa soddisfazione che l'individuo prova quando allarga i rami del suo frutteto oltre la cinta dell’orto. Quando il suo albero produce frutti in abbondanza per chiunque passi sotto e ne voglia.  

E penso che la vita sembra non vada a economia, non faccia i conti all'osso, e che butti a miglioni quando serve solo uno.  E che il di più non è spreco ma abbondanza.       

Il futuro mi accende

Amo l’intelligenza che sa evocare energie, che sa eccitare la mente, sollecitarla a mettere al mondo cose che prima non c’erano, a rinnovare la vitalità bambina, curiosa, intraprendente, capace di gioire del suo lavoro, sempre di nuovo, ogni mattina.    

Un caldo abitare

C’è un luogo caldo dove abita il nostro desiderio e la nostra fede. La casa dove i nostri sogni trovano conforto e rinascita. Coltivati dalla carezza dolce della Vita. 
Noi ci torniamo ogni sera, quando il corpo è stanco e le viscere sentono la fatica. Quando il respiro si fa più pesante e lo sguardo si carica di stanchezza.
 Sappiamo che lì il riposo ci rinnoverà. E chiudiamo gli occhi, affidati, abbracciando il morbido cuscino.