La navicella rossa
un giorno benedetto
si diede una mossa
e uscì da sotto il tetto.
Lieve era la brezza
e dispiegò la vela,
come una carezza
sulla sua rossa tela.
S’avventurò nel mare
con gran trepidazione
sperando di trovare
la sua soddisfazione.
Giallo nel cielo il sole,
vinaccia intensa il mare,
la navicella ondeggia
e sogna di volare.
Col vento e con i remi
procede nel futuro
e allora perché tremi?
Non c’è davanti un muro
che possa ostacolare
l’istinto esploratore.
Ti basti di ascoltare
il canto dell’amore.
sempre interessato ai tuoi post!
RispondiEliminaAscolta... Ascolta... Ascoltami...
RispondiEliminarosso sincero!!
RispondiEliminatiop la frase!
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