Esci presto il mattino e lungo la strada ti avvii. Incendi le nuvole d’incanti, spalanchi voragini nell’umida terra che ti brama. Vibra l’aria d’intorno e in risonanza tremano i colli. Chi e dove accordò quello sguardo di fuoco in sintonia con le meccaniche celesti? Amo i tuoi passi sulle foglie che cantano. Un sortilegio, il profumo di muschio che ti segue.
Mille cose ci parlano e noi non ci facciamo caso. Mille sguardi o gesti ci raccontano a volte perfino urlando, e restano non detti, non compresi. Distratti che siamo... quante verità ci siamo persi finora?
RispondiEliminaForse ha solo strade diverse per venire alla luce
RispondiEliminachiusa una porta, si apre un portone!
RispondiEliminacancello del paradiso!
RispondiEliminaentri o rimani fuori?
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