Mi misi a pensare a questo meraviglioso potere, di mescolare l’immaginazione al mondo. E a come fossi libera di farlo, senza limitazioni. E mi parve di intuire che era questo il segreto della qualità della vita. E a come tutte le paure che impedivano di usare questo potere fossero un gioco di specchi, una specie di incantesimo. Un maleficio che si poteva facilmente esorcizzare. Perché bastava attaccarsi al desiderio.
Esci presto il mattino e lungo la strada ti avvii. Incendi le nuvole d’incanti, spalanchi voragini nell’umida terra che ti brama. Vibra l’aria d’intorno e in risonanza tremano i colli. Chi e dove accordò quello sguardo di fuoco in sintonia con le meccaniche celesti? Amo i tuoi passi sulle foglie che cantano. Un sortilegio, il profumo di muschio che ti segue.
Vivere il momndo immaginando, restando comunque nel mondo. Complesso... ma affascinante.
RispondiEliminaLa magia che insegue l'alchimista: la trasmutazione
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