La senti, vero, la bellezza dell’Eros – lo chiamiamo in questo modo, fin dai tempi dei Greci. È una bellezza selvaggia, che non tiene conto di nulla ed è pronto a scompisciare ogni ordine, ogni sistemazione. È una forza selvaggia della natura. E uomini e donne fuggono quando lo sentono arrivare. Incute paura, perché può travolgere tutto. È come un tuono che erompe all’improvviso dalla terra.
E della natura ha il vigore, la forza, l’energia.
Ma noi siamo cultura. Noi coltiviamo le forze selvagge della natura. Cerchiamo di addomesticarle, di ammansirle, di usarne il potere per costruire il nostro mondo, la nostra storia. La cultura aspira a continuare il lavoro della natura. Un lavoro che produce vita e nuove armonie. Col rischio di mandare tutto all’aria.
Abbiamo bisogno della forza della natura – se la uccidiamo, se ci chiudiamo ad essa, siamo noi a morire. Il pozzo si alimenta dalle acque di profondità , e aspira a raccoglierle limpide, decantate, per abbeverare e rinfrescare. Per nutrire.
Siamo corpo e anima, siamo raziocinio e follia, natura e innaturale...
RispondiEliminae a volte mitacolasamente viene fuori proprio un bel mix
😀
Che dire... bel vestito, belle gambe, bella foto. L'eros non manca.
RispondiEliminaballi in mezzo al vento?
RispondiEliminache gambe!
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