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Richiami lunari

E mi scopro ogni mattina così dispersiva!…
Le troppe cose, ognuna che tira dalla sua parte.
Nell’insieme...una sorta di smarrimento…

E sembra giustificata la domanda che affiora: dove sto andando? Dove voglio andare?

Una vecchia domanda!

Insomma: bisogna decidere, cioè tagliare via i molti richiami e scegliere la direzione. Disciplinare le risorse, raccogliere in un disegno unitario, ben orientato, la folla delle spinte… Focalizzarmi su l’obiettivo.

Ma quale?

Se tento di rispondere, ritornano in tanti nel mio cervello a chiedere precedenza: premono verso l’uscita come contro uno stretto collo di bottiglia…

Imbarazzo!

Allora concludo che ciò che desidero davvero sarebbe non dover decidere, poter seguire la corrente, lasciarmi portare… vedere e gustare mentre le cose accadono, semplicemente essere, volendo quello che avviene e lasciandomi andare. Nessuna pressione a fare, a ordinare, a focalizzare.

Libertà come non aver niente da fare!

È un pensiero che resetta la mente e allarga il respiro. Un ampio spazio di “niente da fare” dove poter fare tutto quello che viene voglia di fare, dove essere esattamente quello che sono!

E se immagino di avere questo grande spazio di libertà, immediatamente ritorna la domanda: e allora, cosa faccio? Dove voglio andare?

Curioso!



Commenti

  1. Devo complimentarmi con il fotografo per l'ottima intuizione fotografica, la posa e la luce. Bravo.

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  2. Dove sto andando?
    Là da qualche parte.
    Quando sarò arrivato potrò essere (forse) più preciso.
    Bellissima la foto, complimentissimi

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  3. Per poter dire oggi non faccio nulla, bisogna aver fatto tanto prima o avere qualcuno che ha fatto prima per noi. (Ma la foto è un selfie?).

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  4. Anche io a volte mi sento sopraffatta dalle troppe cose, dalle troppe distrazioni, dai troppi impegni.. ma forse è meglio così. Ci teniamo vivi

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  5. mi ricorda il giappone la tua lampada!

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