Penso al paradossale destino dell’uomo, questo essere effimero capace di creare cose che durano più di lui.
E penso che forse è un segno, questo, della sua vocazione a lavorare per la vita, oltre i propri recinti personali. E immagino che di qui derivi quella intensa soddisfazione che l'individuo prova quando allarga i rami del suo frutteto oltre la cinta dell’orto. Quando il suo albero produce frutti in abbondanza per chiunque passi sotto e ne voglia.
E penso che la vita sembra non vada a economia, non faccia i conti all'osso, e che butti a miglioni quando serve solo uno. E che il di più non è spreco ma abbondanza.
Buon Santo Stefano
RispondiEliminaMaurizio
"Sempre" è il miglioreo momento per diventare persone
RispondiElimina😀
Buone feste e buini festeggiamenti
Siamo sempre persone... dovremmo essere più spesso bambini, curiosoni,sventati e forse pure un tantino incoscienti. Ad essere persone per troppo tempo magari ci si annoia pure.
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RispondiEliminaCiao, mi sarà molto gradito dialogare con Te, se vorrai.
Cordialità.
il tartand è sempre un'ottima scelta
RispondiEliminavoglio anch'io quei colori!!!
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