Eppure, non so capacitarmi, non so capacitarmi. Tutti parlano di consapevolezza, oggi. Le filosofie orientali. E io mi dico: consapevolezza? Ma quale? A me sembra di vivere sempre nel dormiveglia. Chiamalo sonno, piuttosto. Chiamalo sonno. È come essere sempre nel dormiveglia. E te n’accorgi. E si va avanti nel dormiveglia. E anche questo è bello. La consapevolezza è qualcosa che chiama. Ma io sono nel dormiveglia. Per questo non so capacitarmi. Eppure..
Eppure si può andare avanti. Le cose capitano. Tu muovi le mani e le braccia. E cerchi. Come se tra un po’ ti potessi risvegliare. E allora vedrai tutto, in piena luce.
Ma per ora, vai avanti, anche se non sai capacitarti…
Anche io non mi capacito ma faccio la cosa più semplice, vivo e cerco di capire. A volte non ci riesco ma spesso siamo troppo terrestri per uscire dai nostri gusci di piccole e tante volte inutili certezze.
RispondiEliminaun pisolino prima di lavoro?
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