Elisa avvertiva il mutare del mondo e si rendeva conto che non opponeva alcuna resistenza al cambiamento. Cambiare le piaceva. Le piaceva sentirsi mutare.
Quando era ragazzina desiderava soprattutto avere le cose: i giochi, i vestiti, le bambole.
Da adulta le piaceva fare, operare, agire, realizzando i suoi obiettivi.
Adesso le piaceva sentire, sentirsi, essere consapevole di sentire la vita dentro di lei. E la vita era questo divenire che riempiva il cuore.
Le sembrava che “essere” fosse identicamente “sentire consapevolmente”.
Ma mentre attraversava la strada sulle strisce pedonali le venne il dubbio che “essere” fosse ancora un’altra cosa…
Essere non serve senza consapevolezza... sapere che ci sei ti pone il dubbio sul perchè ci sia il mondo.
RispondiEliminaSentire di essere o essere un sentire...
RispondiEliminaDipende se vieni da destra o vieni da sinistra...
che classe!
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