E arriva il tempo come un giardino, un parco immenso, straordinario, dove si va a leggere, a parlare, a innamorarsi, a progettare, a costruire nei discorsi e nelle libere relazioni le molteplici tracce e i rapidi abbozzi di possibili sentieri. L’intelligenza infinita della natura e quella umana da poco risvegliata dialogano creativamente come mai, e il Dio passeggia lieto tra gli umani godendone i discorsi acerbi e generosi.
Esci presto il mattino e lungo la strada ti avvii. Incendi le nuvole d’incanti, spalanchi voragini nell’umida terra che ti brama. Vibra l’aria d’intorno e in risonanza tremano i colli. Chi e dove accordò quello sguardo di fuoco in sintonia con le meccaniche celesti? Amo i tuoi passi sulle foglie che cantano. Un sortilegio, il profumo di muschio che ti segue.
Infinite opportunità come treni da perdere al volo...
RispondiElimina😬
Dio.. ogni tanto suona il jazz e scherza con noi. Ci dona il tempo come vuole lui, 100 ani di noia o 20 anni di follia. E si compiace, a volte di come lo spendiamo.
RispondiEliminabellissima con i tacchi sul prato!! una favola!
RispondiEliminaMamma mia che bella!
RispondiEliminapensierosa...
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