Passa ai contenuti principali

Notte civetta

La luna, finalmente,


e qui sotto, il lampione.


La luna è una focaccia


di senape spalmata,


ti mostra quella faccia


un po' maleducata.


Sembra che voglia ridere


di tutti i tuoi pensieri.


E se ne sta lì fissa,


senza domani o ieri.

"Che fai tu luna in ciel?",


domanderà il poeta.


E lei silente osserva


restandosene quieta


e suscita nel cuore


quella domanda strana


che urge il senso a tutto,


da splendida puttana.




Commenti

Posta un commento

Post popolari in questo blog

Marea montante

È come essere presi dalla musica. Sei lì, che vai. Portato proprio dove devi andare. E non sai neanche fino a che punto esisti.

Sguardo di fuoco

Esci presto il mattino e lungo la strada ti avvii. Incendi le nuvole d’incanti, spalanchi voragini nell’umida terra che ti brama. Vibra l’aria d’intorno e in risonanza tremano i colli.   Chi e dove accordò quello sguardo di fuoco in sintonia con le meccaniche celesti? Amo i tuoi passi sulle foglie che cantano. Un sortilegio, il profumo di muschio che ti segue.      

Band

Ho sempre sognato di scoprire la formula per lo spartito ideale. La vita creativa. Quella piena che senti dentro pulsare sotto la pelle, in ogni momento.
La vita normale, la più ragionevole e meritoria, è niente a confronto della vita ispirata. In quest’ultima non c’è niente, forse, di meritato. Tutto consiste nel tenere la vela aperta, mentre il vento ci soffia dentro. È grazia allo stato puro. Oh, sì, come sarebbe bello. Fosse tutto come suonare alla tastiera.