Beh, in fondo ho bisogno di prati, fiori, aria aperta e non inquinata, colori. Camminare in campagna mi fa bene. Mi pare che quasi tutti oggi hanno bisogno di natura. Io abito vicino alla natura. Ce l'ho a portata di mano. Sì, a dire il vero, non potrei vivere senza tutta questa natura. Anche quel po' di vita intellettuale che mi attraversa funziona meglio quando ho i polmoni puliti. Spesso vado a leggere nei prati. Mi pare che si pensi meglio.
Penso al paradossale destino dell’uomo, questo essere effimero capace di creare cose che durano più di lui.
E penso che forse è un segno, questo, della sua vocazione a lavorare per la vita, oltre i propri recinti personali. E immagino che di qui derivi quella intensa soddisfazione che l'individuo prova quando allarga i rami del suo frutteto oltre la cinta dell’orto. Quando il suo albero produce frutti in abbondanza per chiunque passi sotto e ne voglia.
E penso che la vita sembra non vada a economia, non faccia i conti all'osso, e che butti a miglioni quando serve solo uno. E che il di più non è spreco ma abbondanza.
Ottima idea mette positività
RispondiEliminaIl mio abbraccio
Maurizio
Mi sai da una che legge romanzi
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