Eleonora vuol fare l’amore sui tetti.
Dice che un giorno, mentre percorreva l’autostrada in direzione di Tortona – e durante il tragitto il suo sguardo e i suoi pensieri si erano persi tra le risaie che costeggiavano la strada – era rimasta folgorata dall’idea che l’amore non è un sentimento o un atto mio o tuo, o di qualche persona in particolare, ma che il Soggetto dell’amore e il suo Campo d’Azione Appropriato è l’universo intero e che i “nostri” amori non sono altro che scintille di quell’amore. E che il portato di quest’Amore Cosmico non è altro che l’abbandono a questo immenso e molteplice procreare: è un abbandono alla Gioiosa, Appassionata, Creazione Continua.
Da quel giorno non riusciva più a fare l’amore nel suo letto, nel chiuso della sua camera. Aveva bisogno di vedere il cielo, e di guardare il mondo dall’alto e di sentirsi parte del Tutto.
Dice che un giorno, mentre percorreva l’autostrada in direzione di Tortona – e durante il tragitto il suo sguardo e i suoi pensieri si erano persi tra le risaie che costeggiavano la strada – era rimasta folgorata dall’idea che l’amore non è un sentimento o un atto mio o tuo, o di qualche persona in particolare, ma che il Soggetto dell’amore e il suo Campo d’Azione Appropriato è l’universo intero e che i “nostri” amori non sono altro che scintille di quell’amore. E che il portato di quest’Amore Cosmico non è altro che l’abbandono a questo immenso e molteplice procreare: è un abbandono alla Gioiosa, Appassionata, Creazione Continua.
Da quel giorno non riusciva più a fare l’amore nel suo letto, nel chiuso della sua camera. Aveva bisogno di vedere il cielo, e di guardare il mondo dall’alto e di sentirsi parte del Tutto.
Bisogna valorizzare la capacità creativa delle persone comuni. Il loro operato merita più attenzione perchè è espressione della loro personalità
RispondiEliminaL'amore con sopra i tetti, l'amore con il tutto. Bello!
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RispondiEliminaIn effetti ricordo due episodi della mia infanzia che mi hanno particolarmente segnato.
1) Una volta svolsi un tema originale nell'ultimo anno del liceo classico.
L'insegnante mi mise 4 perchè mi accusò di aver copiato.
2) A fine anno quando il preside lesse il giudizio sintetico su di me tutta la classe insorse e fece cambiare il giudizio su di me; il giudizio non esprimeva la mia realtà, molto superiore a quanto descritto dal corpo insegnate.
All'esame di maturità successe l'assurdo; la Commissione esterna mi esaltava ed il membro interno che doveva difendermi mi veniva contro.
Penso che quanto successo nel piccolo si sta ripetendo in grande in questa fase della mia esistenza.
I casi strani dell'esisitenza.
sei bravissima, davvero!
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