In compagnia della luna, scelgo a naso i sentieri del possibile, un mondo alla rovescia, tra le pieghe del noto. Traccio sul quaderno le mappe della meraviglia. Amo essere sorpresa e mi fido del vento. Per molto tempo ho visto le solite cose, ma sono fluida come l’acqua e mi lascio scivolare tra le fessure della gabbia. Resto una piccola donna con una sete infinita.
All’inizio lo specchio era solo uno specchio. Ma aveva già tutto il mistero e il potere dello specchio. Guardarsi allo specchio non andava senza conseguenze. Il mito di Narciso ne è la testimonianza. Lo specchio poteva servire per controllarsi, per un esame di coscienza, per correggersi, per un sano amor proprio… oppure poteva produrre quell’incanto, quella malia che l’innamoramento della propria immagine mette in scena e che può portare a smarrire se stessi, la realtà e a inquinare i rapporti con il mondo e le persone.
Da sola a Venezia in compagnia della luna?
RispondiEliminache bellissima visione! mi piacerebbe molto portarti a bere un whiskey cola appena possibile ;) che dici?
RispondiEliminaMi permettono di stilare un elenco di progetti, anche se ti sembrano strani non ti preoccupare.
RispondiEliminaPiano A (fattibile se non ci sono i soliti ostacoli): L'oggetto misterioso.
Piano B (possibile ma ad'da venì): La guardona.
Piano C (impossibile, ma non si sa mai): Un suggestivo cimitero
ps: si diceva che il personale è politico, per cui mi faccio gli affaracci tuoi e ti chiedo: perchè non dai una risposta a quel invito per un aperitivo; mi sembra che si è sempre comportato bene con te, merita una risposta, il silenzio è un pò gelido.
la luna è l'unica amica che non svanisce mai
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