Passa ai contenuti principali

Due amiche ai giardini

Con il sole che troneggia 

le due amiche vanno a spasso

pei giardini della reggia 

di Cianesco a Campobasso.

Sono allegre e stanno a dire 


degli amori che hanno avuto 

un po’ allegri un po’ a soffrire 

com’è giusto e risaputo.

Ora pensano al futuro 


che le aspetta lì davanti, 

assomiglia forse a un muro 

ma lo affrontan tutti quanti.

Noi siam donne, dice Ornella,


Siamo audaci e siamo forti.

I mariti, questa è bella,  

a quest’ora son già morti.

Con le bocce e la canasta 


non si vive a lungo sai  

l’hanno preso proprio in tasca, 

l’han voluta, non son guai. 

Noi sian libere e creative, 


tutto il tempo abbian per noi, 

siamo belle, siamo vive, 

godi e ridi fin che puoi.

Forse è meglio che il sistema 


dalle donne sia guidato, 

questi maschi fanno pena, 

sono mosci, non han fiato.












Commenti

  1. Bellissima la poesia. Tu sempre incantevole. Ma sta reggia di Cianesco esiste?

    RispondiElimina
  2. Toglie il fiato, brava!

    RispondiElimina

Posta un commento

Post popolari in questo blog

Effimero e durevole

Penso al paradossale destino dell’uomo, questo essere effimero capace di creare cose che durano più di lui. 

 E penso che forse è un segno, questo, della sua vocazione a lavorare per la vita, oltre i propri recinti personali. E immagino che di qui derivi quella intensa soddisfazione che l'individuo prova quando allarga i rami del suo frutteto oltre la cinta dell’orto. Quando il suo albero produce frutti in abbondanza per chiunque passi sotto e ne voglia.  

E penso che la vita sembra non vada a economia, non faccia i conti all'osso, e che butti a miglioni quando serve solo uno.  E che il di più non è spreco ma abbondanza.       

Prendere corpo

E c'è stato un momento in cui ho deciso: "allora mi farò io da mamma! Nessuno può farlo meglio di me. Io conosco bene le mie esigenze!" 
Prendersi cura di sé è una scelta decisiva.
 Implica coraggio.
 Perché siamo stati educati ad un'etica dell'amore sacrificale.
 Ho scoperto che avevo questo potere.
Molte cose sono cambiate. Ma, soprattutto, la vita è diventata più dinamica, più avventurosa, più interessante.

Riflessioni sui campi di battaglia

Quanto tempo avrò ancora da vivere? I segnali del tempo che passa li sento anch’io. Ma che vuol dire? Forse che è ora di rassegnarsi a cosa? Un cavolo! Voglio essere viva quando viene l’ora. Voglio che tutte le mie energie – quelle che sono a mia disposizione – siano per  gustare la vita. Che è straordinariamente ricca. E mi piace che ci siano molte più cose in agitazione di quelle che io riesco a digerire. Questo senso straordinario che la vita è sempre troppo.         CUSTOSA Berto Barbarani Tra campi vignadi, la strada maestra se slonga, se slarga fra verdi de sesa, la riva del monte, la gira de là. Coi brassi incrosadi, così, a la finestra, mi vedo l’Ossario, Custosa, la ciesa e penso a le guere del tempo che è stà... Zò in corte do vache tacade al versòro, vien drento dai campi col muso a la stala; l’è l’ora de çena, del dolse dormir; ah forsi ste bestie sul bel del lavoro j-à verto ’na testa, j-à roto una spala, de veci soldadi, che stenta a...