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Confessioni

Devo dirti una cosa.

Che cosa?

Sono innamorato di te dalla prima volta che ti ho vista.

Me lo dici così? Sono passati anni, perché ora?

Non lo so.

È troppo tardi.

Perché?

Perché ormai io non ti amo più.

Perché mi amavi?

Oh sì, ti amavo. Sempre che si possa chiamare amore un sentimento nascosto e non corrisposto.
Ti amavo ancor prima di conoscerti quando sentivo parlare di te. Poi ti ho visto ma non sapevo che eri tu. Quella sera eri vestito di nero e avevi i capelli raccolti in un codino. Quando mi è stato consegnato il copione vidi che avrei dovuto ballare con te. Il cuore quasi impazzì quando la tua mano toccò il mio fianco e mi guardasti negli occhi. Abbassai lo sguardo ma ti strinsi più forte la mano. 
Aspettai con impazienza la prova successiva. Sognavo che tu mi aspettassi e mi dicessi: posso avere un tuo bacio o prima dobbiamo fidanzarci? 
Come nella tua poesia.

Perché non me l’hai detto?

Non potevo, non avrei sopportato un rifiuto.

Non ti avrei rifiutata.

Lo so ora e ora è troppo tardi. Quante ore abbiamo passato assieme da soli e non ti sei mai fatto avanti. 

Credevo in qualche modo di dimostrarlo, una volta ti ho abbracciato forte e a lungo.

Me lo ricordo bene ma eri ubriaco.

Non sai che l’alcool toglie i freni inibitori?

Vero, ma a volte fa fare anche cose di cui poi ci si pente. 
Avrei voluto quell’abbraccio da sobrio.

Non avrei avuto il coraggio 

E ora?

Ora mi sono reso conto che dovevo dirtelo, solo tu puoi capirmi perché siamo uguali.  

Siamo molto simili, è vero. Sarà perché siamo nati lo stesso giorno. 

Condividiamo ben più che una data di nascita. 

Lo so, io posso vedere oltre e posso comprendere i tuoi demoni. 
Fin dal primo giorno mi hai ricordato la vergine folle di Rimbaud. Ti avrei visto come il mio sposo infernale.
Ma ora come ora se ci ripenso sorrido.

E così ti faccio solo ridere.

No, non intendevo dire questo, tu mi piaci ma l’incanto di un tempo non esiste più. 
Avrebbe potuto essere un amore e forse a suo modo lo è stato. 
Un amore pensato. Sia da parte mia che da parte tua. 

Che stupido sono stato. 

In fondo è stato meglio così. Possiamo avere per sempre l’illusione che sarebbe stato perfetto. 


Commenti

  1. Mi chiedo ora dove stia la realtà e dove l'invenzione in quello che scrivi.
    Non è affatto difficile credere che qualcuno si innamori di te ma è possibile nasconderlo per molti anni? E soprattutto non accorgersi del tuo interesse?
    Per quanto una donna sia riservata i segnali si possono intuire.
    Inoltre lo spso infernale di Rimbaud non è proprio l'uomo ideale.
    Ma in fondo per te potrebbe esserlo, tu sei diversa.

    RispondiElimina
  2. Quanto hai scritto mi ha coinvolto, amareggiato. Sembra l'epilogo di un lungo discorso nel quale ci hai condotti. Non so dirti altro se non che mi dispiace che sia andata così. Anche se una cosa consolante dell'amore pensato (che invece chiamo incompiuto) è che appunto non si corrompe mai, è eterno.
    Anche noi uomini siamo fragili, abbiamo le nostre incertezze e paure e spesso siamo indecisi perché non siamo in grado di leggere i segnali che le donne ci inviano, spesso contraddittori e complessi.
    Una cosa dico a voi donne: per quanto tu possa essere intraprendente non aspettare comunque che sia sempre lui a fare l'ultimo e decisivo passo, se vi piacete dimentica di essere donna ma solo ricorda di essere innamorata, perciò prendilo a te e SOLAMENTE BACIALO, BACIALO E .... BACIALO ANCORA.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Il dubbio è sempre: e se il bacio non venisse accettato?
      Non capisco mai quando e se una persona è attratta da me.

      Elimina
    2. Se il bacio venisse rifiutato tu ti sentiresti malissimo ma poi non avresti mai il tormento del dubbio e del rammarico di aver perso un occasione così importante come l'amore. Lo so non è facile.
      Il tuo terrore come lo descrivi sembrerebbe appunto non la paura di sentirti inadeguata ma di vivere l'esperienza dell'abbandono. Aprirsi con fiducia agli altri e ricevere disinteresse, inganno, ridicolizzata per la tua ingenuità. Sentirsi esposti e vulnerabili. La lepre e la luna non ti dicono niente?
      Ovviamente, se vuoi rielaborarle per sconfiggerle, sono cose che vengono da lontano che hai vissuto nei tuoi primi anni di vita.
      Non sei stupida ma probabilmente il tuo livello di introversione è così forte da essere solo presente a te stessa e separarti dalla realtà fino a non comprenderla e non accorgerti di chi è interessato a te. C'è un modo per capire i maschi. Mentre le donne sono portate per l'affettività e la relazione, per cui possono dimostrare affetto per un uomo anche solo come amicizia creando dubbi sul loro interesse, un uomo lo devi pensare come un essere estremamente semplice che si muove per linee rette. Se ti dà attenzione, è gentile, ti fa regali, ecc. probabilmente è interessato a te ( il perché è un altra cosa ).
      È inoltre sempre possibilista, è sufficiente che non provi repulsione per te che comunque si lascia avvicinare e lusingare da un tuo gesto intimo. Se fatto questo capisci che non c' è di più puoi sempre dire scusa mi sono lasciata andare, non so cosa mi è capitato, dimentichiamo tutto e desidero che ti fermi.
      Se vuoi puoi, per disincanto o cinismo oppure per consolazione, anche proseguire e dirti anche se non mi ama è comunque qui con me, è mio e almeno se il mio cuore non è appagato lo sono almeno miei sensi con lui e la mia speranza che cambierà.

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