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Dove camminavo...

La mia giornata è piuttosto piena. Ma ho sempre, alla sera, una sensazione di leggerezza.
Insomma, viaggio, cammino, mi muovo, è come una vacanza. Prendo il sole e l’aria aperta.

Penso quando cammino. Sono arrivata alla conclusione che camminando si pensa in maniera diversa. In maniera migliore. Si pensa con tutto il corpo. Il pensiero si coniuga al respiro e al metabolismo.
Una parte del pensiero è ascolto del corpo. Il corpo è fantastico nel riconoscere i pensieri che nutrono. Il corpo mette in circolo sostanze quando la mente incomincia a volare.
Dal pensare nasce tutto, per me. Nasce tutta la mia avventura.


Quando rientro a casa tutto sembra già pronto, cucinato. E non resta che sfornarlo. Metterlo in chiaro, proporlo, farlo camminare. 

Io credo che sto cominciando a vivere, finalmente.
E mi rendo conto che esiste un mondo parallelo – rispetto alle strade trafficate, agli stabilimenti e i centri finanziari…


Un mondo piuttosto popolato. Gente che cerca in primo luogo il senso – non il profitto.
Vedo che ce la fanno a pagare le bollette. E hanno l’impagabile: la gioia di essere al mondo.
Quasi tutti loro vanno a scuola dalla natura, dalla terra, dai boschi, dalla coltura della terra. È lì che imparano di nuovo a parlare. È di lì che traggono lezioni di vita. La frequentazione della natura dà loro nuove metafore, nuove parole.
 



 

Commenti

  1. Che bello trovare gente che sa ancora vivere nonostante la vita che non è vera vita

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