Dentro di me sento forze che neppure io riesco a decifrare. Fisiche e metafisiche.
Voci mi dicono che non devo costruire e strutturare la mia vita, bensì destrutturarla e decomporla, scinderla nei singoli componenti.
La fisicità: quel vortice che mi investe impetuoso e che nelle storie che ho vissuto ho visto svanire e mescolarsi con la consuetudine e la ripetitività senza che io abbia trovato nessun appiglio per preservarla.
Forse è questa la molla che mi spinge verso la decomposizione della mia esistenza, non riesco a contrastare l'entropia che naturalmente mi accerchia. Troppo lavoro, troppa energia, troppa dedizione. A che pro?
Voci mi dicono che non devo costruire e strutturare la mia vita, bensì destrutturarla e decomporla, scinderla nei singoli componenti.
La fisicità: quel vortice che mi investe impetuoso e che nelle storie che ho vissuto ho visto svanire e mescolarsi con la consuetudine e la ripetitività senza che io abbia trovato nessun appiglio per preservarla.
Forse è questa la molla che mi spinge verso la decomposizione della mia esistenza, non riesco a contrastare l'entropia che naturalmente mi accerchia. Troppo lavoro, troppa energia, troppa dedizione. A che pro?
Troppo troppo per te stessa, se le tue cose ri rendono felice devi sempre percorrerle senza domandarti il perché. Sei bellissima tu e l'ambiente circostante.
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