Sì, si ottengono risultati, ma si spolpa la vita di tutto quello che la rende incantevole. Più o meno è quello che mi viene in mente quando penso al modo di vivere, operare, progettare, pensare, secondo i dettami della razionalità performativa, efficace, manageriale, economicistica. È vero, se ti disciplini in maniera da non desiderare altro che i soldi e poi comprare, questa è una macchina efficace. Ma un’unica dimensione ti dà l’impressione di vivere davvero? Allora ci sono tanti altri modi di pensare, sentire, percepire, inventare, immaginare… e non importa se non portano quattrini. Portano vita.
Vieni, questa sera, con i tuoi piedini che suonano la tromba delle scale. Entra nell’abbraccio della mia casa. Aprirò la finestra e ti farò l’amore accarezzato dal vento delle stelle. Assaporerò i tuoi seni come pesche di vigna e le mie mani navigheranno sulle onde dell’oceano di dolcezza che tu sei. Cercherò le favole in mezzo ai tuoi capelli e respirerò la tua anima nel tuo respiro. Le mie reni sono sature di libidine di vita e le mani anelano a sollevare ogni velo. Tu sei la vita succulenta. E, benché ebbro, stordito e confuso dal nettare che trasuda la tua pelle, io sono io, pienamente consapevole, pieno, tondo, intenso e sano. E tu sei tu, lunare e luminosa.
liLa vita ha tante dimensioni, tante ragioni. Sceglierne una sola ci limita, ed al massimo possiamo vivacchiare... e perdere tutti gli altri sapori.
RispondiEliminaSe qualcosa non ti piace, cambiala. Se non puoi cambiarla, cambia il tuo atteggiamento. Non lamentarti
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