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Visualizzazione dei post da ottobre, 2024

L’arte di sognare

Vedi, Luca, ti devo dire qualcosa. Ora stanno arrivando i primi freddi – parlo della sera, dopo il tramonto, in casa. L’estate è propriofinita? Magari viene ancora un po’ di sole, ma l’inverno non è lontano. E tu ogni sera te ne rimani con i tuoi sogni e chiudi la porta e hai voglia di pensare. E se accendi la televisione, attorno all’ora di cena vedi questi giochi a quiz e queste trasmissioni di cucina che vanno di moda e ti viene da domandarti: ma in che mondo vivo? Ma è proprio così? E te ne vai nell’altra stanza, quella tua, quella dove ti sdrai e guardi nel vuoto. Se non hai altro da pensare ti sembra che il mondo sia impazzito, come se avesse bevuto troppo. Può essere che ci sia un po’ di polverina nell’aria, e che tutti la respiriamo, e senz’accorgercene e che ci fa entrare in una dimensione fantasmagorica? Ma tu stai da solo, a una certa ora, e senti che hai bisogno di pensare. Che vuol dire? Tu stesso te lo chiedi e rispondi che hai dei sogni e che la sera ti si presentano dav

Una certa luce

La consapevolezza  non è soltanto avere trasparenza visiva. Lo è senza dubbio ma la consapevolezza non può ridursi al suo aspetto visivo. Deve essere accompagnata da un sentimento che per me ha un ruolo di guida.  Quel sentimento che avverto, il gusto di un certo modo di essere, o di una data direzione intrapresa, di un particolare approccio alle cose nell’adesso. Credo che ciò che chiamiamo pace, serenità, estasi o cose così, si manifestino in quel sentimento che accompagna la consapevolezza. Devo confessarlo: me ne sono innamorata.