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Visualizzazione dei post da agosto, 2019

Vorrei ricordarti così

Avevi quel tuo modo di entrare nelle giornate, fin dal risveglio, felice di aprire gli occhi e di vedere il mondo. Muovevi il corpo come vivendo un miracolo.  Saltavi tra i pensieri che il vento ti portava come una ragazzina che ha visto l'altalena in giardino. Eri la magia che apre le porte del tempo e ne rivela il segreto. Partendo, hai lasciato dietro di te un'ombra profumata. L'ho raccolta e adagiata sul foglio.

Madre

Ti sei staccata da me, procurandomi molto dolore.  Mi hai partorita per la seconda volta.  Ti porto nel cuore.

Ognuno ha il suo gatto morto

Camminavo, come al solito, sulla solita strada. Abbasso gli occhi e vedo un gatto. Un gatto morto, probabilmente investito da qualche auto. Guardo quel gatto che ormai non è più un gatto: era morto da qualche ora, sotto il sole d’agosto, gonfio, con la pelle tesa, le prime mosche gli ronzavano intorno, alcune erano posate sugli occhi che non erano più occhi. Ci ho pensato un attimo poi l’ho preso e l’ho gettato tra i cespugli, quanto più lontano possibile dalla strada. Adesso, quando passo di lì, e ci passo almeno due volte al giorno, il vento porta alle mie narici quel tanfo di carogna: quando è più intenso, quando meno, quando non lo sento, quando lo percepisco appena. Tra un po’ non sentirò più nulla ma questo non mi impedirà certo di ricordare quel gatto chissà per quanto tempo. E solo io so che tra i cespugli, poco più in là, c’è un gatto che ormai non è più un gatto, dove le mosche ed i vermi fatto banchetto, sotto questo sole d’agosto.  

Odissee

Siamo – è fuor di dubbio – delle piccole e fragili creature ma, nel nostro cuore e nei nostri sogni, le vicende quotidiane sono delle “odissee” dagli scenari immensi e suggestivi e, mentre spingiamo i nostri passi per le strade dei nostri paesi e dei nostri quartieri, solchiamo con audaci imbarcazioni e grandi vele dispiegati gli oceani del senso.

Tutto va in fumo

Tabacco Dunhill Mixture 965. Vedo scritto in grassetto su metà della scatoletta: il fumo uccide. Limitativo. Davvero troppo limitativo. È un po’ che penso: che cosa mi sta uccidendo? Il fumo!? Sorrido: mi piace sorridere alla sorte e la sorte sorride a me. Sì, perché la sorte sorride sempre, è il suo mestiere, soprattutto quella cattiva. Parliamo un sacco insieme, io e la sorte. Soprattutto di ciò che non siamo mai stati e delle scelte mai fatte. E ce ne sarebbe da discutere perché tutto è così indimostrabile. Premo con il palmo della mano e giro la latta fredda in senso antiorario. Lentamente. Accosto il naso: aspiro. Odore di tabacco: odore di terra, della giacca di mio nonno, di circolo arci anni ottanta, di partite a briscola, di imprecazioni venete, di pugni sui tavoli, di vita che passa, di ricordi che vanno in fumo, salgono, salgono e poi spariscono evanescenti. Carico il fornetto: strati di tabacco sempre più compressi, dal basso verso l’alto. Prendo un fiammife

Voglio

Voglio prenderti con tutto ciò che posso.  Voglio prenderti da qui, nonostante tutto.  Nonostante la distanza.  Nonostante l'assenza.  Nonostante il silenzio.  Eppure dentro di me sento mille motivi per averti.  Voglio scuoterti, voglio che tu scuota me.  Voglio percepire ogni tua vibrazione.  Voglio entrare dentro di te così.  Cogliendo tutto ciò che sta tra un silenzio ed un sospiro immaginato.

Mi fido della luna

In compagnia della luna, scelgo a naso i sentieri del possibile, un mondo alla rovescia, tra le pieghe del noto. Traccio sul quaderno le mappe della meraviglia. Amo essere sorpresa e mi fido del vento. Per molto tempo ho visto le solite cose, ma sono fluida come l’acqua e mi lascio scivolare tra le fessure della gabbia. Resto una piccola donna con una sete infinita.

Innamorati

Vorrei pensare da innamorata, semmai si possa dire che gli innamorati pensino. Gli innamorati saltano e danzano. Fanno scarabocchi sui muri e scolpiscono il legno a colpi d’intuizione.  Improvvisano sullo strumento musicale e abbracciano le vecchie signore che incontrano lungo i viali.  Raccolgono fiori e scavano tunnel nella sabbia con i bambini al parco giochi.  Le mie argomentazioni saranno in versi e mi divertirò a rincorrere i fagiani con le rime.

Amori diversi

Ci sono amori di lunga durata, che creano una famiglia ed erogano una generosa solidarietà tra i membri. E ci sono amori diversi, nati per nutrire una particolare vitalità e ad alimentare una certa energia creativa, capace di svincolare dalle regole e dalle prigioni. Amori che magari si spengono dopo un po’ di tempo, ma che, finché durano, soffiano sul fuoco della vita offrendo il proprio dono meraviglioso.

Luoghi

La vita è un viaggio. Le cose cambiano fuori. Ma soprattutto le cose cambiano dentro.  Ognuno ha un luogo in cui si guarda allo specchio e indaga su se stesso. Noi non siamo.  Noi diveniamo.  E la scoperta più interessante è proprio questa: chi stiamo diventando. Io amo i luoghi in cui incontriamo noi stessi. E la vita. Che sembra essere la stessa cosa.

Conversazione al sole

- Eh sì, Le persone di successo hanno una grandissima autostima.
   - L’autostima è dunque ciò che ci separa da loro?
   - I guru dell’auto aiuto suggeriscono di fingere di essere come loro finché non lo diventiamo davvero…
   - Ma a forza di fingere di essere qualcun altro non rischiamo di perdere la fede nelle abilità che davvero abbiamo?
   - Forse…
- Un eccesso di fiducia in se stessi può bloccare quel desiderio di miglioramento che ci spinge a lavorare sodo per diventare davvero competenti.
   - Già…
- Forse invece di crederci invincibili conviene imparare ad amare anche l’incertezza, l’esitazione e la confusione.

San Lorenzo

Una notte d’estate stavo camminando per strada. Ero da sola, sentivo il rumore cadenzato dei miei passi sull’asfalto, nessuna voce, nessuna auto, tutto era immobile e silenzioso. Mi sentivo comunque strana, come se qualcuno mi guardasse. Anzi, in verità avevo la sensazione che tanti occhi mi guardassero. Una infinità di occhi. Ero a disagio. Volevo fermarmi, legarmi una scarpa, grattarmi la testa e forse quella presenza oscura avrebbe proseguito il suo cammino lasciandomi in pace. O magari no… quella cosa lì non aspettava altro che mi fermassi per attaccarmi, derubarmi uccidermi, non lo so. La mia angoscia stava salendo incontrollabile. Solo la notte intorno a me. Una notte come tante, pensavo. Potrei iniziare a correre, mi dissi… ma no, altrimenti avrei alimentato il sospetto che fossi colpevole di qualcosa. Avevo fatto qualcosa di male!? No, che cosa potevo aver fatto. Allora improvvisamente girai su me stessa a trecentosessanta gradi ma non scorsi nulla. La mia immaginazione mi st

Ricerche

Noi stiamo da soli finché non troviamo qualcuno che ci fa credere che potremo condividere con lui il nostro sentire profondo. Ma siamo ancora lontani da questo traguardo. Per il momento ci accontentiamo dei neuroni specchio! Ma non rinunciamo al tentativo di sondare il terreno. Forse, un giorno, troverò il nocciolo caldo del tuo cuore. E ci sentiremo davvero!

Non desidero che danzare

Ce la faremo, amore mio. Ce la faremo. Conquisteremo una grande vittoria usando i momenti di bonaccia. Quando la mente è lucida e il cuore fa sentire i suoi palpiti forti. Allora muoveremo le mani, apriremo la bocca, parleremo con gli angeli, scaveremo tunnel nel futuro.  Non ricordi i tuoi sogni? Non senti la pulsione del desiderio? E l’amore non conta, forse? L’amore: il più grande mistero che ti stia proprio lì davanti, che ti si sbatta in faccia. È questo mistero che ti appassiona da sempre e non saranno degli stupidi disagi a distrarti. E così andremo avanti. Senza aspettarci grandi consolazioni nell’immediato. Ci accontenteremo di fare un passo alla volta. Grati intanto di questo momento in cui sembra che tutto sia possibile.

La vita è imperfetta e piena di macchie d'unto

Voglio che la mia parte che pensa, che parla, che scrive, che usa le parole, raggiunga veramente ed esattamente me stessa. Che non giochi a fare l’intellettuale, ma che pensi in maniera audace e intelligente a ciò che vivo concretamente, nei dettagli. Che non pensi immettendomi nella prospettiva di salvare il mondo, di trovare proposte e progetti politici, sociali, culturali, economici, per dare le dritte alla storia della società umana. Non è alla mia portata. Io posso solo dire quello che il contesto sociale provoca in me. Posso solo rivelare i mie sentimenti, le mie paure, i miei desideri, in relazione al mondo e alla storia. Ma so benissimo che non sono all’altezza di pensare il mondo, e di portare sulle mie spalle la responsabilità del mondo. Vorrei che il modo in cui io riesco a vivere fosse un contributo, anche piccolo, a che il mondo diventasse un giardino disponibile alla creatività e alla ricerca della felicità degli uomini. Non sono così intelligente da capire

Costruire

Il soffitto.  Le travi.  Me.  Le mie mutande.  Pelle nuda.  Un letto disfatto.  Lenzuola bianche. Peli di gatto.  Caldo.  Un’apparenza da strappare.  Fuori cantano le rondini.  Sono così.  Mi sono fatta tutta da sola. Pensa un po’...

Es amants

Nuotavano in amore ed era festa, 
 l’erba cresceva rapida sui colli  
e il succo della pesca era maturo.