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Visualizzazione dei post da maggio, 2021

Essere viva

Io trovo le mie poesie nei campi, i miei pensieri più gustosi nei boschi, e il senso della grandezza sulle cime dei monti.  Le mie utopie sono fatti di paesaggi e l’amore è l’erba rugiadosa baciata dal sole del mattino.    

Il Regno di Rimettilo Insieme

E io vidi i tentacoli dell’uomo col cappello, l’Uomo Guidato dalla Luna. Aveva grosse sopracciglia e occhi sgranati dalla meraviglia. Le sue mani afferravano i pezzi separati e li filavano come il formaggio ammorbidito nell’acqua calda. Fila e rifila, la matassa del mondo si ricostituiva in una nuova unità.

Cosa conta davvero?

In fondo desideriamo tutti emanciparci dall’obbligo di essere in un certo modo.
 Oggi sembra che si debba essere professional, che si debba essere positivi, che si debba essere assertivi, che si debba essere creativi, che si debba essere efficienti… Perfino che si debba essere felici!   Ma quando saremo ciò che siamo davvero?   Ci siamo scordati che tra non molto tempo saremo tutti morti?
 Quanto tempo riusciamo a procurarci per essere quello che siamo spontaneamente?

Il profumo della bellezza

Lascerò i boschetti e le fioriture dietro le spalle, prenderò lo zaino e le scarpe nuove, il vento mi scarmiglierà i capelli e cercherò segnali oltre la collina. Ignorerò i confini e gli steccati, terrò gli occhi aperti e attenti e fiuterò gli odori di terre nuove.    

Una sottile malinconia

A volte, mentre magari stai prendendo un caffè e guardi fuori dalla finestra, e là fuori piove, piove, ininterrottamente e sarebbe primavera…, a volte hai delle visioni, dei flash, niente di che, qualcosa di istantaneo, ma che sono vere e proprie filosofie dalla storia, metafisiche dell’essere e cose così, e tu senti una commozione dentro, qualcosa che assomiglia a un profondo dolore, come da ferita che ti ha toccato il nucleo dell’anima, e nello stesso tempo senti emozione e aspettativa, come l’attesa di grandi eventi e la gioia, anzi qualcosa di più intenso, una sorta di esplosione di felicità, che pare accostarsi al limitare della tua casa, ai confini della tua percezione, smaniosa di uscire allo scoperto e di gettarsi negli spazzi smisurati irrorati dalla luce solare… Pazzesco! E tu pensi: cosa sarebbe la gioia se non avesse conosciuto il dolore e la tristezza? E allora ti confondi, non sai come risolvere la questione con le parole piane della ragionevolezza e ti limit

La rana lessa

Le filosofie sapienziali sono una grande cosa quando contengono lo stress, quanto riconducono all’equilibrio, quando riportano al contatto col mistero, quando riconducono l’uomo a se stesso e alla sua sorgente di vita. Ma non sono la fonte dell’iniziativa. Sono spesso consolazione che aiuta a sopportare la delusione e lo sconforto. E allora possono diventare una sorta di oppio.   È la sindrome della rana lessa, che invece di saltar via dall’acqua bollente, si lascia addormentare fino a ritrovarsi bollita.

Bolla d’aria

S tasera, qua sotto, l'albero fiorito gonfiò le piume come per follia, no, non resterò di certo avvilito se scoprirò che se n'è volato via.    

All'improvviso, inaspettatamente

Ci sono degli eventi nella vita pazzamente affascinanti. I momenti eureka. Piccoli o grandi che siano. I momenti dell’intuizione. Quando un pensiero, all’improvviso, apre un orizzonte là dove c’era un confine, un muro. Fuori non è cambiato niente. Tutto è come l’istante prima. Dentro è nato un nuovo mondo. Il chimismo degli umori si è trasfigurato in un attimo. Il respiro è cambiato e la tensione dei muscoli sulla schiena e all’addome si è allentata. L’immaginazione sta già proiettando il nuovo film. Piccolo o grande che sia. Sei già in volo Nella direzione promettente.        

Concretezza

Ho sempre avuto difficoltà a definire la concretezza, forse perché amo gli spiragli in genere, e succedere che mi piace far congetture su chi abita dietro le porte che si aprono appena. E poi se incontro qualcuno che in qualche modo riesce a crearmi dentro lo spazio di un sogno, seppure estemporaneo, oppure che riesce a destarmi dalla vita sognata (spesso non vi è troppa differenza) ecco che il senso del cercare si fa vivo e lo sento pulsare (ecco, forse quella pulsazione costante è la concretezza per me).

La notte porta consiglio

Ciò che m'incanta di questo mattino è che quello che ieri sera sembrava molto difficile ora mi appare possibile!    

La risposta è una storia

Okei, sto andando per la mia strada. Sono entusiasta. Mi piace. È questa la mia vita. Lo sento dentro. 

 E c’è un luogo, dove amo sostare, dove amo restare anche quando mi muovo, un luogo dove sento forte il calore dell’energia, una sorta di amore primigenio, qualcosa cui non so dare un nome, ma è un luogo dove mi ritrovo, dove sento bene, da dove sorgo, da dove vado, da dove traccio rotte… 

 La domanda è sempre la stessa. Quella da cui sono partita, non so più da quanto tempo. Cosa voglio, chi sono, che combino?  

E, strada facendo, ho capito che le prime risposte non devono essere prese per definitive. Farlo sarebbe come inchiodarsi. 

 La domanda è quella, ma la risposta ha una storia. La risposta è una storia. 

 Se accetti di ripetere la domanda, di farle spazio, ogni volta, di farla riecheggiare nella tua grotta, al calore del fuoco che sta in quel luogo – lo dico in questo modo – vedi che la risposta è come una pianta, che cresce, ramifica, ha una sua storia. E promette un fu

Sorpresa e avventura 


Basta che uno si fermi un momento a considerare. Quel poco, o quel tanto, che è sufficiente a prendere un po’ di coscienza…  

La sorpresa nasce appena uno si rende conto di essere al mondo. Di ritrovarsi in questa storia di cui nessuno gli aveva mai parlato, prima. 
La sorpresa fa, così, parte della struttura originaria del nostro essere al mondo.  

Prima di essere degli esseri sorprendenti, siamo esseri sorpresi. 

 E ogni sorpresa – che è sinonimo di dono per chi pensa con serenità – non fa che rammentare quella originaria, e, forse, rinnovarla. 

 Conoscerti è stata una sorpresa – Naturalmente, sorpresa fa rima con avventura.  
Una storia avventurosa è una storia di sorprese. 

 Non desideriamo forse ogni giorno un miracolo per stare alti col cuore?  

L’avventura è un’altra dimensione originaria di ciò che siamo. 
Siamo “venuti” “al” mondo (ad-venuti). E cerchiamo, aspettiamo, desideriamo eventi che ci sorprendano in continuazione. 

 Questa spinta che ci porta, sorpresi, nell’av

Un mondo volante

 Un colpo di vento,  
una donna gigante 
 e tutto si muove 
 nel mondo volante.

Lucidità

Tengo il cervello acceso, sempre. E il mio cervello comunica perfettamente con le mie emozioni. Non temo assolutamente di incartarmi in quei ragionamenti bizantini che scavano la tomba in cui ci si seppellisce. La mia mente non mente, perché sa individuare il punto e intuire la sintesi.

Piccole e grandi imprese quotidiane

Naturale che ammiro i grandi eroi, quelli delle imprese eccezionali, dei grandi sforzi, della tenacia incrollabile. Da bambina ho letto Salgari, Kipling, Stevenson e tutti gli altri. Ma un po’ per volta mi sono accorta che ho più talento per le piccole imprese quotidiane, quelle capaci di aprire le porte alla gioia, con quelle piccole conquiste su di sé che non militano sotto bandiere infiammate, ma che trasformano notevolmente la qualità dell’esistenza e dispongono l’animo a vedere la bellezza, conservare la meraviglia e coltivare la gentilezza. Si può restare a bocca aperta di fronte allo spettacolo del mondo. E interrogarsi all’infinito con l’immaginazione su ciò che passa nella testa e nel cuore degli altri. E allora viene voglia di non toccare niente, di lasciar accadere, restando lì a guardare.

La Certosa

Il giorno che visitai la Certosa c'era il sole, i religiosi passeggiavano silenziosi, raccolti in meditazione. C'erano secoli di tentativi umani sospesi nell'aria.  Tentativi di entrare in contatto con la dimensione misteriosa dell'esistenza.