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La ricerca della natura

Gli scenari naturali che tu percorri e contempli diventano parole (metafore) per raccontare a te stessa e agli altri le vicissitudini della tua avventura, della tua storia, della tua ricerca.

La svolta della strada diventa metafora delle svolte che hai vissuto nella tua vita, delle svolte decisive per cercare se stessi e il senso. E così il bosco, l’albero, la valle, la montagna, il fiume… si fanno metafore capaci di esprimere il senso delle tue esperienze. E i colori diventano l’intenzione che ti abita nell’affrontarle, la colonna sonora (degli occhi) del tuo film.
 

 





 

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Marea montante

È come essere presi dalla musica. Sei lì, che vai. Portato proprio dove devi andare. E non sai neanche fino a che punto esisti.

Scorrere leggeri

Non eravamo noi a provare l’amore, ma era l’amore che aveva preso noi e ci trascinava per territori nuovi. E volevamo essere leggeri. Sapevamo che dovevamo camminare agili e veloci per i sentieri che il tempo ci portava. Dovevamo avere avere gambe agili e piedi robusti. E braccia pronte ad afferrare i rami. E a nuotare nel mare della vita.  

Sguardo di fuoco

Esci presto il mattino e lungo la strada ti avvii. Incendi le nuvole d’incanti, spalanchi voragini nell’umida terra che ti brama. Vibra l’aria d’intorno e in risonanza tremano i colli.   Chi e dove accordò quello sguardo di fuoco in sintonia con le meccaniche celesti? Amo i tuoi passi sulle foglie che cantano. Un sortilegio, il profumo di muschio che ti segue.