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La zona

Certamente! I momenti più belli sono quelli della “zona”. I momenti in cui gli incanti escono dalle mani. Chissà dov’è il cuore in quei momenti?  E saprei dire esattamente, con efficacia, quello che provo? E conta molto?
Vengono in mente fantasie che non stanno con i piedi per terra. E le lasci fluire negli spazi di quella geografia che chiamo “altrove”, per qualche motivo. Ma che è qui e ci sei dentro.  I momenti in cui le cose nascono. Uno pensa: è questa la logica della creazione? Che non sai niente prima e solo dopo che le cose sono venute alla luce ti rendi conto che è successo?    
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Che cosa ci ha spinto e ci spinge ad andare avanti se non i nostri sogni?

Una buona giornata

Che giornata oggi, con questo sole tutto primavera! Ma ti rendi conto che essere al mondo, come si dice, è una meraviglia?
 Un granellino dell’universo – certo il dio è temibile. Come fa a gestire tutta questa baraonda? – dicevo, un granellino che si sveglia un po’ e capisce di essere in questa giostra della vita!
 Io, a questo pensiero, parto per la tangente. Te lo giuro, sono fuori di testa. Mi sono resa conto – io credo che le cose stiano in questo modo – che  le nostre congetture – dico di noi umani, con tanto di storia e accumulo di cultura – beh, sono una piccola cosa, un affarino piccolo così. Eppure su cos’altro potremo basarci per fare i nostri passi? Allora, io dico, giochiamoci i nostri sogni. Ma dai! Non mi verrai a raccontare che fare il burocrate di tutte quelle scartoffie ti riempie l’animo. Giovanni! Hai appena passato i trentacinque.
 Ma è una pagliuzza nel tempo.
 Ma i tuoi sogni… no, quelli no. Quelli non li puoi lasciare naufragare nella deriva della corrente. Quell

Tra i fiori, al mattino

Prepararmi alla giornata stando al sole è per me un vero piacere. Un momento di connessione con quello che sono, che sento, con le paure e con i sogni. È un momento per ricostruire la fiducia, la speranza. Per diventare più consapevole della bellezza e del dramma.    

Ninfa in cerca d’acqua

Mi sembra proprio che siamo continuamente lì ad architettare qualcosa che manifesti il senso delle nostre giornate.
Delle volte viene facile. Gli eventi scorrono nella dolce pendenza e il fiume si allarga aprendo orizzonti dolcissimi.
 Altre volte è come attraversare un roveto. Graffi da tutte le parti.
 Altre volte ancora è come tramare una fuga, rinchiusi in una prigione.  

Le persone

Era il tempo dedicato alle persone. E cercavo di leggere nel volto, nei gesti, nei racconti, un’altra geografia, quella che raccoglie il segreto esistenziale di ognuno, la presenza della fiammella interiore, il peso del dolore, il vento dell’entusiasmo, gli effetti della passione e dell’amore.      

Gli occhi delle donne

 Lo faranno altri.
 Certo, altri celebreranno degnamente le grandi conquiste e le nuove sfide della storia delle donne. Io guardo con intensa commozione quegli occhi… Occhi la cui profondità parla ancora di charme e mistero. Occhi che racchiudono un segreto. Come se vi fosse riflessa tutta la luce della commozione di essere vivi.
Come se vi si specchiasse tutta la nostalgia di ciò che manca. Occhi che danno vita. Altri celebreranno la fierezza delle donne.
 Io voglio esprimere commossa gratitudine per quello sguardo che le donne regalano alla vita.    

Emigrare

E ci trovavamo ogni tanto nel bosco.
 Diego disse: è un mondo vecchio! Disse: guardate! C’è l’orario di lavoro che divora le nostre giornate. Non ci sottrae solo il prodotto del nostro lavoro. Ma ci depriva del nostro stesso progetto di vita. Noi coviamo il nostro progetto di vita sotto la cenere. Riusciamo a mala pena ad accenderlo la sera, come un fuoco. Perché non abbiamo tempo. E, dopo la giornata di lavoro, non abbiamo più neanche le forze.
 I più lo hanno lasciato svaporare. Il loro tempo è tutto occupato. C’è il loro lavoro, il loro stipendio, ma non ci sono più loro. Io ascoltavo. Sentivo indignazione. Ma non riuscivao a capire quale rivolta, quale rivoluzione, ci avrebbe portato a recuperare il nostro tempo, il nostro progetto di vita. Diego era stanco. Stanco di fare rivoluzioni – cioè di partecipare a rivoluzioni disegnate da altri. Alla fine – diceva – è sempre la stessa cosa. Una giorno, invece, venne Amina. Era una magrebina, immigrata. 
Era la fidanzata di qualcuno.
 Fum

Il valore dell’Espressione

E a sera lasciava che le vicende del giorno si rimescolassero nella testa, semmai riuscisse, prima di andare a letto, a mettere un po’ d'ordine.  

Bianca

Bianca ha l’espressione di chi ha considerato con spregiudicatezza radicale la situazione e si è decisa in maniera assolutamente determinata.  Bianca ha appena vissuto uno di quei momenti decisivi dell’esistenza da cui dipende il senso della propria storia.