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Visualizzazione dei post da febbraio, 2020

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La mia ricchezza è il vuoto desiderante e avventuroso che mi abita.

La fiducia dei sogni

Non è meraviglioso quando si realizza un tuo desiderio senza che te l’aspettassi, senza che tu abbia fatto qualcosa di speciale perché questo avvenisse? Oh, sì che è meraviglioso e magico. E come sarebbe bello che ce ne fossero tanti di eventi di questo genere. È bello impegnarsi e ottenere. Ma è ancora più bello ottenere senza aver fatto nulla di speciale.  
Un mio amico diceva sempre che una buona botta di culo è meglio di una programmazione accurata. Questa notte ho sognato di correre. L’erba del grande prato era stata appena tagliata. Correvo con leggerezza attorno a un boschetto di frassini e robinie. Mi sembrava impossibile. Eppure era così reale che al risveglio ho provato una grande delusione. Ero così felice nel sogno. Pensavo che era impossibile, eppure stava accadendo. Mi sono ricordato di un periodo in cui sognavo sovente di volare. Avevo trovato il modo di fare un salto e mettermi orizzontale. Rimanevo sospeso nell’aria e bastava che allungassi la mano

Notte

Non è che dentro un calice per birra, un boccale o una pinta, ci si possa bere solo la birra. Pensiero insipido, all’apparenza: eppure, stava lì, e insisteva costante dentro la testa bislunga di Roberto, il lavapiatti. Le mani di lui non sentivano le variazioni di temperatura, anche estreme, dell’acqua che scrosciava dal rubinetto. Ogni mestiere è meccanica, e si finisce, sempre, col non avvertire nessuna emozione, o sensazione, nel farlo. Fortuna, allora, l’opportunità di pensare, nonostante. Nella sala da cena, la ragazza morsicava lo spiedino sorridendo per finta, con la memoria alla madre dispersa, sognata durante la pennichella del pomeriggio. Fuori, all’apice della collina sovrastante il ristorante, l’assassino argomentava tra sé che le persone vivono non solo per vivere. Il buttafuori del locale, invece, era ben rintanato, perché, fuori, non c’è solo la notte, no, no.  

Al mattino

Si alzava presto.
 A pesca di idee. 
 Pensieri che aprono l'orizzonte, 
 che alimentano il fuoco interiore.
 Che danno forma ad azioni costruttive.
 Che fanno della giornata un terreno ubertoso.

Tracce

Le immagini alimentano l’immaginazione, la sviluppano, la esercitano. Ma non per creare un mondo separato dove rifugiarsi alienati. 
 L’immaginazione che amo è quella che guida e orienta la mia avventura nelle pieghe del mondo. Che fa fare le cose, che fa esplorare il possibile, che s’intreccia con gli eventi e le persone, per dare senso alle vicende. 
Per creare qualcosa, per lasciare una traccia.

Tra le nuvole e i sassi

Tra le nuvole e i sassi, i nostri progetti ci conducono lungo le avventure dell’esistere. Ogni cosa e ogni evento, guardato con cura si rivela un mondo inesauribile e sorprendente.  Divisa tra il desiderio di contemplare ciò che c'è e quello di raggiungere una meta, scrivo la mia storia.  Inquieta, cerco di rendere quieta e gioiosa la stessa inquietudine, ogni giorno.  

Tentativi

Quando non so più cosa fare provo con tutto... ma, prima, divento felice!

Leggera, la parola libera

Mi piace come sto vivendo. Tutto è slancio e meraviglia. Io vado in giro a cercare gente che mi assomiglia. Che ha qualcosa che mi parla. E mi parla di quell’altrove verso cui sto muovendo la mia vita. Gente che mi colma gli occhi di stupore. Gente comune, ma talmente straordinaria da fare all’improvviso cose che non aveva mai fatto e da riconoscersi lì dentro.  

Non voglio un linguaggio che imprigioni le possibilità nascoste nel ventre delle cose. Non voglio dunque definizioni e spiegazioni. La parola che amo è quella che libera le colombe dalla gabbia, che scioglie i vincoli della gravità e fa uscire dalla terra i germogli che vi si celavano. Adoro la lingua che crea accompagnando il potere di nascita del possibile.  Una lingua che riesce a scalfire la presunzione dell’impossibile. 

Una lingua leggera come una bacchetta magica. Sposata alla gioia di essere al mondo. Ebbra della sua stessa ignoranza. Capace di cercare la chiarezza nei tratti delle parole affas

Riposo

Seduta sulle nuvole fantastico a mezz’aria.
 Ma non fraintendere.  
È solo una pausa di lavoro. 
Io ho mani e gambe che vogliono trafficare 
con la pasta del mondo.
 E imparo.
 Se mi difendo, mi rannicchio, mi riposo…
 È solo per ricaricare le energie.  

Diverso

La realtà offre di più di ciò che le abitudini mentali ci consentono di vedere.
 Noi ci sforziamo di pensare differente.  

Amori

D’un amore che cresce godi la pianta appena nata, godi poi la foglia e il fiore, accarezzi e contempli il disegno dei rami, ne ascolti il vento tra le fronde, senti l’odore buono della resina, la sensuale rugosità della corteccia, aspetti paziente che i frutti diventino maturi per poi raccoglierli delicatamente, ne assapori la polpa zuccherosa, ti distendi sazio e protetto dal sole e dalla pioggia sotto l’ombra della chioma.   D’un amore estirpato t’accorgi quanto lunghe siano le radici, quanto aggrappate dentro la tua terra, quanto di te ha portato via, lasciando inesplorati meandri neri dove ormai sono casa solo serpi e lombrichi.

La sfida

Noi imparavamo a ridere malgrado il telegiornale.
 L'avevamo deciso dentro. 
L'avevamo deciso prima.
 Come quelli che compongono musica.
 Come quelli che vogliono danzare.
 Come i poeti che non ci possono far niente.
 Che preferiscono la follia al risentimento.
 Come te, quando ascolti i tuoi sogni.    

Io nel pensier mi fingo

Quando si tratta del senso della vita noi umani andiamo a cercare le grandi narrazioni. Ma ora quelle vecchie si sono sgretolate e la gente si sente un po’ smarrita. 
 Io mi sento in qualche modo liberata e l’anima viaggia alleggerita. 
Continuando i giochi da bambino, mi metto ad inventare la mia storia, ci entro dentro ed ascolto quel che accade, cercando d’imparare qualche cosa.  

In breve

Il giorno è arrivato, il cielo è pulito. 
 Il loro sguardo è fresco, stupito. 
 Anch’io mi incammino per questa giornata, 
 l’anima aperta, la mente incantata.    

Attesa

Credo di essere più o meno inquieta come tutti quelli che si sono dati degli obiettivi, che hanno un sogno da realizzare. In certi momenti sembra che la magia finisca e che si tratti di duro lavoro e basta. Allora mi fermo. Prendo una distanza. È sufficiente per diventare un po’ più consapevole. Perché voglio ritrovare il piacere di fare quello che faccio.

Invisibili

-Non pensi che la qualità delle cose stia scadendo con l’uso di questi nuovi strumenti digitali? Tutti credono di poter fare foto, video, testi… -Ogni volta che c’è stata innovazione questo è avvenuto, poi la gente diventa più brava. Il grande vantaggio è che in questo modo… Possono prendere parola anche gli invisibili.  

Ignoranza amica

Credimi, delle cose che regolano il senso della vita, le leggi segrete, insomma, l'intelligenza che governa il mondo... beh, non ne so niente. Questo lo posso dire con assoluta certezza: non so, non vedo, non capisco. Il mio cervello è disperso in un mare di congetture che, tutte, prima o poi evaporano da sole. E io resto lì, con la mia ignoranza e... un senso di meraviglia. Quasi fossi contenta di non sapere - di non dover sapere! Ho una mente troppo piccola per sapere. Ma so gustare l'ignoto, l'avventura, la sorpresa. Quando gli eventi mi sorprendono ed è meraviglia, io mi batto in testa e dico, ma allora? forse è proprio vero... e poi non so finire. Credo... quella bella sensazione... che è come se la vita ti volesse bene. Il che sarebbe in linea con il fatto che ti ha messo al mondo. Ma sai come vanno le cose? si fa presto a sentirsi scontenti, a pensarsi fregati... ad accumulare rancore, anche, o depressione... Io non lo so, lo confesso, ma penso che vale

La testa nelle nuvole

L’alba, stamani. Cerco di muovermi con i piedi per terra, ma senza staccare la testa dal regno delle nuvole. È come in un pezzo di Keith Jarrett. Un modo per guardare lontano e tenersi in sintonia senza fare gran che di più di quello che si sta facendo. Gesti un po’ fuori dalle righe ma in risonanza di sideree melodie.  Di certo un modo per godere della vita.