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Nostalgia

Tutte le sere li depongo nel cestino accanto al letto – i sogni, per ritrovarli subito, appena sveglia.
 Quanto tempo è che sogno? Mi sembra, ora, di aver vissuto solo un giorno, questo giorno che non finisce mai, e che sembra essere sempre solo come l’alba: che il giorno vero debba ancora arrivare.

E non sono neanche tanto sveglia.
 Afferro i contorni delle cose come attraverso un vetro opaco.
 E tocco la superficie della vita, non il cuore.
 E quanto all’appetito, è sempre solo come all’aperitivo.

Alcune persone il sapore intenso della vita ce l’hanno addosso e dentro. Anche quando non lo sanno. E gli innamorati cercano le favole frugando con le dita tra i loro capelli. I poeti fioriscono versi incantati quando fremono d’amore. E che dire dei compositori? I più fortunati di tutti, che dicono in note le loro intense emozioni, senza dover ricorrere al vocabolario e alla sintassi. Innamorati e artisti possono sentirsi tanto vicini al punto X. E probabilmente anche conquistatori, leader e avventurieri…

Quando sento la stanchezza a sera, vedo la grande marcia degli umani verso la meta. E provo una strana nostalgia. Nostalgia di casa, credo.
Domattina, da riposato, sarà tutto uno scattare di guizzi, ma questa sera… che nostalgia!


 




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