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Visualizzazione dei post da giugno, 2020

Profumi

È stata una giornata profumata. Il ricordo mi avvolge ancora un po’ la testa. È gratitudine quello che sento.

Le bosquet des amoureux

Non potevano ignorare il boschetto degli innamorati

Quando le erbe cantano

Gli esperti delle erbe che ho incontrato nelle mie “Passeggiate” parlano del mondo vegetale come di un universo in cui non regnerebbe l’individualità, come succede in quello umano. Piuttosto le piante si comporterebbero come un io collettivo, vale a dire un “Noi”. E questa mancanza di “io individuale” sarebbe la ragione della loro disponibilità generosa nei confronti di tutti i viventi, grazie alla quale si fanno nutrimento e medicina. Osservando con maggiore attenzione i prati in fiore - cosa che mi capita di fare quotidianamente di questi tempi - mi piange un po’ il cuore dover negare ai singoli fili d’erba, alle singole piantine, una sorta di individualità originale. Certamente questo sentimento è una proiezione del fatto che al mio “io” sono piuttosto attaccata. Ci tengo a distinguermi, ad essere originale, ad avere una mia storia, e così via. e mi dispiacerebbe molto dover sacrificare qualcosa di questa esigenza a un'entità collettiva coercitiva. E capisco anche, d'altra p

In attesa

Tutte le barche erano partite. 
La mia anima restava, sola, sulla banchina, in attesa della guarigione. 
Io ero una preghiera, e basta. Negli occhi un luccichio di vele.

Letture naturali

Beh, in fondo ho bisogno di prati, fiori, aria aperta e non inquinata, colori. Camminare in campagna mi fa bene. Mi pare che quasi tutti oggi hanno bisogno di natura. Io abito vicino alla natura. Ce l'ho a portata di mano. Sì, a dire il vero, non potrei vivere senza tutta questa natura. Anche quel po' di vita intellettuale che mi attraversa funziona meglio quando ho i polmoni puliti. Spesso vado a leggere nei prati. Mi pare che si pensi meglio.

K.

 K. aveva lunghe unghie affilate e taglienti e scavava tane nella carne. Aveva una casa di mattoni e cemento, tende di lino dietro alle finestre, un soffitto bianco sopra la testa ed un’auto lucida con cui spostarsi ma non è questo il punto. Nonostante tutto, nonostante tutti i suoi averi, di notte o nelle pause pranzo, usciva, come uscisse da se stesso, si affilava con cura le unghie rapaci e scavava tane nella carne, come un coniglio, una talpa, come un topo. K. era senza posa, in perenne ricerca di un rifugio, di una consolazione, di una conferma, di un plusvalore, di giuste reazioni oltre le recinzioni, di inediti rituali, di occasioni occasionali, di brandelli di ideali, di incerti lacerti, di confini affini, di un motivo di resa o di vittoria. K. scavava e scavava forse in cerca del centro della (sua) vita dove trovare almeno un frammento di nucleo ancora tiepido e scovarvi un po’ di pace o di effimero silenzio, perso tra la via dello zenith ed il nadir. K. era un animale selvat

Il prato del tempo

Quando lavorava era solerte e riempiva il tempo. Quando sedeva nel prato era il tempo che riempiva lei.

Embrasse moi

Bisogno di Bellezza. I fiori di campo non sono il sorriso della Terra?

Buon lunedì

Mi piace l’idea che al mattino del lunedì ci possiamo rapidamente lanciare un’occhiata per stimolarci a vicenda a ricollegarci col nostro sogno e a rimetterci in moto con la giovinezza della gioia che si ricrea nel cuore. La "giovinezza della gioia" è una figura dell’anima che mi piace molto. Diventare esperta nella gioia di vivere è quasi il mio destino. Una sorta di ossessione. Le ricadute entropiche che si verificano lungo il mio percorso non fanno altro che richiamarmi a questo impegno di fondo. L’entropia è che a lasciare le cose andare si scende giù. Per salire al piano di sopra bisogna fare un po’ di scale. Io cerco sempre un ascensore…

La strada nel bosco

Andare verso la notte di un bella giornata è prendere una strada che ti porta nel bosco.
 Una strada che conduce alla miniera segreta dei pensieri più cari.

La sfida

Nel tramonto noi cercavamo di leggere il senso della nostra vita.
 Ci sembrava di avere diverse strade a disposizione.
 Delle vite parallele seguivano i nostri passi, disposte ad accoglierci. 
Era tutto un po' misterioso, ma, nell'insieme, ci sentivamo rassicurati, a riguardo dei nostri sogni…

La poltrona

Ci sono momenti in cui è opportuno sedersi. Fermarsi, interrompere l’inseguimento delle cose da fare, smettere di pensare in termini di cose da fare. Ci sono momenti in cui avverti che l’oblò attraverso cui guardi l’oceano della vita è troppo stretto e che hai bisogno di un orizzonte più vasto. Momenti importanti durante i quali la vita stessa ti ripropone le domande di fondo: cosa sto facendo? E perché? Momenti in cui avverti tutta la precarietà della tua consapevolezza e realizzi la portata della sfida che ti sollecita. Momenti di silenzio senza di cui non ci sarebbe possibilità di senso.

Un tempo era così

Conosceva bene quella strada che porta al Borgo Alto.
 La percorreva ogni fine settimana per andarlo a trovare.
 Ora la guarda da lontano, percorrendo la statale.
 E sorride…

Come rassegnarsi ad andare a dormire quando hai ancora tanto colore nelle mani?

Ne "La carta e il territorio" di Michel Houellebecq, il piccolo Jed Martin, che diventerà un pittore di successo, ha cominciato a dipingere fiori da bambino. La sua baby-sitter gli lanciava strane occhiate perché i bambini della sua età disegnano aerei da caccia, svastiche , mostri sanguinari,di rado i fiori.
 E L'autore commenta: "Jed ancora non lo sapeva ma i fiori non sono che organi sessuali, vagine variopinte che ornano la superficie del mondo, in balia della lubricità degli insetti”.

Gli alberi

Gli alberi, sì gli alberi. Ci sta bene vicino.
 Fanno parte di me.
 Quante cose ho pensato e sentito in loro compagnia! 
La vita è viva.

Vita meravigliata

Prima di essere creature meravigliose, noi siamo creature meravigliate

Oriente e Occidente: terre diverse sotto un unico cielo

"Nessun uomo è un’isola, noi siamo tutti parte di un vasto continente. Esiste varietà, ma questo non ci rende separati tra noi. La varietà rende la vita più ricca – una parte di noi è nell’Himalaya, una parte di noi è nelle stelle e una parte di noi è nelle rose. Una parte di noi è negli uccelli che volano ad ali spiegate, danzando con il vento; una parte di noi è nel verde degli alberi. Noi siamo diffusi ovunque. Sperimentare tutto questo come una realtà, trasformerà tutto il tuo approccio alla vita, trasformerà ogni tua azione, qualsiasi tuo gesto; trasformerà il tuo stesso essere. Nella storia della vita di Farid, un grande mistico Sufi, si narra che un re andò a trovarlo. Gli aveva portato in dono uno splendido paio di forbici, erano d’oro e intarsiate di diamanti – un dono di valore inestimabile. Il re toccò i piedi a Farid e gli porse le forbici; Farid le prese, le guardò e le ridiede al re, dicendo: “Sire, vi ringrazio per il dono che mi avete portato. È bellissimo, ma p

Contro l'oblio

Le fotografie e i quadri fermano l'istante perché lo possiamo vedere e introiettare, oserei dire, masticare e digerire. Tutto scorre sempre, la vita è questo. Ma anche fermarsi e masticare le cose fa parte della vita. Anzi è funzionale a scorrere e scattare al momento opportuno. Fermandosi a guardare le immagini SI PENSA!