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Visualizzazione dei post da novembre, 2024

Quall'angolo segreto

E immagino una casetta nascosta tra gli alberi, in un angolo di mondo tranquillo e sognante.  I libri accatastati in mansarda, e il Banjo appeso alla parete.
 Il fuoco è acceso

Andiamo

Quando vado a camminare mi viene da dire: io posso, tutti possono, si può… Penso che i problemi non sono l’annuncio di una catastrofe imminente, sono il richiamo che la vita manda alla nostra attenzione, al nostro impegno di studio e di azione. Questi problemi sono nostri amici. Sono le pietre per il passaggio su cui metteremo i piedi per andare dall’altra parte e continuare il cammino.    

Giardino d'inverno

 La cultura per me è coltivare la natura, in me e là fuori. Qui risiede l’art, quella che cerco di sviluppare e di imparare ogni giorno. Non me ne sto seduta in una visione del mondo più di quanto richieda il desiderio di tenere viva la mia vitalità. Non accetto teorie che deprimono. E ora mi riposo un momento in questo “Giardino d’inverno”.

Lontano lontano

C’era una volta, lontano lontano, … La favola realizza un distacco temporaneo dalla realtà contingente, usuale. Nella favola possono avvenire cose meravigliose e magiche che nella realtà sembrano escluse. Nella favola il desiderio di realizzazioni meravigliose difficili o impossibili rafforza la sua fede. Tornando alla realtà dalla favola, la fiducia che i nostri sogni si realizzino davvero è più forte. Ai bambini (e non solo) piacciono le favole perché il mondo che sognano è un mondo dove i sogni si realizzano. Nella favola i sogni si realizzano senza il “duro” lavoro che viene predicato nella vita di tutti i giorni. La favola è una versione della meditazione trascendentale, dove si raggiunge lo stato del puro possibile. La favola è una critica della realtà: dice che l’esistente non è sufficiente. La favola è un addestramento alla creazione.

Qualcosa di non finito

Stamattina mi sono svegliata con uno strano pensiero nella mente. Ci ho rigirato un po’ dentro prima di alzarmi. Mi sembrava quasi blasfemo, certo paradossale, ma aveva presa su di me, come qualcosa che ha una sua forza intrinseca, e che pretende una sua verità. Sta a te scoprirla. Più o meno, il pensiero diceva questo. Che Dio è come la pace nel mondo: semplicemente “non c’è”. Qualcosa di troppo bello, ma che non esiste. Caso mai è “da fare”. E poi mi riecheggiava nella testa: un Dio da fare?! Ha un senso tutto questo? Lo so che tu che sai la teologia mi hai già mandato a stendere. E certo me lo merito, perché sparo le parole senza creanza. Ma ancora adesso, che è sera, continuo a ripetermi: un Dio che non c’è, caso mai che è da fare! Certamente ho più simpatia per gli atei che per i teologi credenti. Penso che gli atei siano teologi più fini. Sanno indicarci con maggiore precisione quale Dio non possa esistere o – che è lo stesso – che se esistesse, bisognerebbe combattere. Il pensie...

Memento audere semper

Tu sei in un’astronave.
 E hai poteri magici.  E volli pensare ai tuoi viaggi e alle tue avventure.    

Tramonto felice

Primo. La fotografia, resa così facile dai nostri cellulari, è un potente strumento per arricchire la nostra percezione. Secondo. La foto che facciamo, con la scelta dell’inquadratura, ci addestra alla creatività nella scelta del modo di guardare la vita in generale. Terzo. Sono affascinata dalle ramificazioni, impossibili da seguire con lo sguardo lineare, di quelle piante ai margini dello spazio. Rappresentano la difficile e complessa arte di mettere insieme i nostri discorsi lunghi e complessi, i nostri progetti compositi. Ci serviamo di quelle ramificazioni nelle nostre mappe mentali per tenere in ordine e in collegamento idee e pensieri che raccogliamo o produciamo. Quarto. Attraverso quella complessa diramazione la pianta nutrirà e spalancherà alla luce del sole la sua grande chioma di foglie verdi. Che trasformeranno la luce solare in zuccheri per il proprio nutrimento e per il nutrimento di tutti gli altri esseri viventi, perché il mondo delle piante è la base de...

Pantaloni corti

Come vorrei svegliarmi una mattina nuovamente ragazzina in pantaloni corti e sgattaiolare fuori di casa alla scoperta del mondo. E ascoltare attentamente i racconti dei grandi, assorbendone i segreti per affrontare le sfide e risolvere le difficoltà. Per scoprire l’itinerario avventuroso che mi porta a chiarire il sogno che mi abita e a vedere la sua realizzazione in carne e ossa.
 Del mistero della vita vorrei gustare la sorpresa e certamente mi metterei a viaggiare il globo, curiosa di altri modi, di altre forme, di altre intuizioni.
Raccoglierei, percorrendo il mondo, un bottino di spunti, di eccitazioni, di sorprese, per dare vita alle opere delle mie mani e provare a lungo l’emozione della creazione. E raccontare agli amici, la sera, attorno a tavole imbandite, le avventure diventate leggende, l’incontro di persone curiose e affascinanti, amori appassionati e sorprendenti e le città dell’Asia e le Isole dei Mari del Sud. E vorrei che tutto questo entrasse a nutrire l’anima del mon...

Dolci colline

Certo, il mondo è incredibile. È come un’avventura. Io ci sono dentro e non so rendermi conto, e sono smarrita. Però è grandioso che io possa vedere e sentire, e possa aprirmi varchi tra le pieghe degli eventi. Ricevere pace dalle dolci colline. E avvertire lo spessore di una storia che è anche la mia, guardando le mura antiche sul dorsale, segnaposto di passate conquiste. E per qualche strana sorte io vedo là un confine e qui una sosta, una sosta da abbandonare una volta riposata e un confine da oltrepassare. Perché la vita è questo viaggio avventuroso, lungo il quale ci stanno bene le locande e le osterie, ma a metterci in piedi è il desiderio appassionato di una meta a lungo sognata.     

Sguardo di fuoco

Esci presto il mattino e lungo la strada ti avvii. Incendi le nuvole d’incanti, spalanchi voragini nell’umida terra che ti brama. Vibra l’aria d’intorno e in risonanza tremano i colli.   Chi e dove accordò quello sguardo di fuoco in sintonia con le meccaniche celesti? Amo i tuoi passi sulle foglie che cantano. Un sortilegio, il profumo di muschio che ti segue.      

Ricerca

Un bocciolo di rosa durante la passeggiata. L’intensità di una passione, di una ricerca, di un viaggio, di un progetto, di un amore. Un bocciolo rosso, calore sufficiente alla mattinata autunnale. E il lavoro su di me, sul mio spirito, sulla mia immaginazione. E il camminare attenta, macchina fotografica alla mano. Il verso sgraziato di un fagiano. Il fiume che scorre impetuso. Gli spunzoni di steli dopo la trebbiatura del mais, allineati come soldatini obbedienti dalla testa mozzata. Ogni dettaglio era parola in un discorso allusivo. Il disegno di una trama.

La mia casa è nei prati

La mia casa è nei prati. Vado ogni giorno per sentire il soffio del vento. Riposo e ricreo. Solo lì sono “io”. E cammino tutto il giorno solcando il territorio. Dormo dietro le pietre, lungo il sentiero. Ma al mattino presto, quando ancor non ricordo la mia storia, vado nei prati , per stare un po’ a casa. Quanto basta.      

The Lights of Home

Il colore è il mio mondo, la mia poesia amorosa.  Il colore è scappare dal grigio di una vita che non s’impegna con determinazione a produrre un senso.  Il colore è un “sì” alla vita.  Il colore è slanciarsi fuori immediatamente e d’impeto dagli indugi e le tergiversazioni, dalla prosaica narrazione di una razionalità col baricentro troppo basso.  Il colore è dunque volare, come l’intende la poesia e la musica.  Il colore è la luce di casa mia.