Passa ai contenuti principali

Sorpresa e avventura 


Basta che uno si fermi un momento a considerare. Quel poco, o quel tanto, che è sufficiente a prendere un po’ di coscienza… 



La sorpresa nasce appena uno si rende conto di essere al mondo. Di ritrovarsi in questa storia di cui nessuno gli aveva mai parlato, prima. 
La sorpresa fa, così, parte della struttura originaria del nostro essere al mondo. 



Prima di essere degli esseri sorprendenti, siamo esseri sorpresi. 



E ogni sorpresa – che è sinonimo di dono per chi pensa con serenità – non fa che rammentare quella originaria, e, forse, rinnovarla. 



Conoscerti è stata una sorpresa – Naturalmente, sorpresa fa rima con avventura.

 
Una storia avventurosa è una storia di sorprese. 



Non desideriamo forse ogni giorno un miracolo per stare alti col cuore? 



L’avventura è un’altra dimensione originaria di ciò che siamo. 
Siamo “venuti” “al” mondo (ad-venuti). E cerchiamo, aspettiamo, desideriamo eventi che ci sorprendano in continuazione. 



Questa spinta che ci porta, sorpresi, nell’avventura dell’essere, colmandoci il cuore, – vero motore del nostro viaggio – potrebbe anche essere l’amore, di cui tanto si parla... 


 





 

Commenti

  1. Quando smetteremo di esser esorpresi... sarà il momento di andare.

    RispondiElimina
  2. Come Apollo è identificato dio del sole così Diana è identificata come dea della caccia. Come Diana, armata di arco e di frecce te ne vai in giro per i boschi nei tuoi meravigliosi abiti solari.
    Non so come ti chiami, ma una cosa la so... sei affascinante

    RispondiElimina
  3. Osserva nel profondo della natura e allora comprenderai meglio ogni cosa.

    RispondiElimina
  4. Guardare la bellezza nel mondo e' il primo passo per purificare la mente.

    RispondiElimina

Posta un commento

Post popolari in questo blog

E col pensiero io vado

Vieni, questa sera, con i tuoi piedini che suonano la tromba delle scale. Entra nell’abbraccio della mia casa. Aprirò la finestra e ti farò l’amore accarezzato dal vento delle stelle. Assaporerò i tuoi seni come pesche di vigna e le mie mani navigheranno sulle onde dell’oceano di dolcezza che tu sei. Cercherò le favole in mezzo ai tuoi capelli e respirerò la tua anima nel tuo respiro. Le mie reni sono sature di libidine di vita e le mani anelano a sollevare ogni velo. Tu sei la vita succulenta. E, benché ebbro, stordito e confuso dal nettare che trasuda la tua pelle, io sono io, pienamente consapevole, pieno, tondo, intenso e sano. E tu sei tu, lunare e luminosa.  

Marea montante

È come essere presi dalla musica. Sei lì, che vai. Portato proprio dove devi andare. E non sai neanche fino a che punto esisti.

Band

Ho sempre sognato di scoprire la formula per lo spartito ideale. La vita creativa. Quella piena che senti dentro pulsare sotto la pelle, in ogni momento.
La vita normale, la più ragionevole e meritoria, è niente a confronto della vita ispirata. In quest’ultima non c’è niente, forse, di meritato. Tutto consiste nel tenere la vela aperta, mentre il vento ci soffia dentro. È grazia allo stato puro. Oh, sì, come sarebbe bello. Fosse tutto come suonare alla tastiera.