Passa ai contenuti principali

La risposta è una storia

Okei, sto andando per la mia strada. Sono entusiasta. Mi piace. È questa la mia vita. Lo sento dentro. 



E c’è un luogo, dove amo sostare, dove amo restare anche quando mi muovo, un luogo dove sento forte il calore dell’energia, una sorta di amore primigenio, qualcosa cui non so dare un nome, ma è un luogo dove mi ritrovo, dove sento bene, da dove sorgo, da dove vado, da dove traccio rotte… 



La domanda è sempre la stessa. Quella da cui sono partita, non so più da quanto tempo. Cosa voglio, chi sono, che combino? 



E, strada facendo, ho capito che le prime risposte non devono essere prese per definitive. Farlo sarebbe come inchiodarsi. 



La domanda è quella, ma la risposta ha una storia. La risposta è una storia. 



Se accetti di ripetere la domanda, di farle spazio, ogni volta, di farla riecheggiare nella tua grotta, al calore del fuoco che sta in quel luogo – lo dico in questo modo – vedi che la risposta è come una pianta, che cresce, ramifica, ha una sua storia. E promette un futuro. 



E più che la risposta è il rispondere continuamente che ti tiene in sella. 



E io penso a questo, ora, nella gioia di questo luogo. 



E mi lascio portare nel momento stesso in cui metto in atto tutto quel che so fare, per cercare risposte ulteriori… 


Che voglio? Dove vado? E chi sono?... 


 





 

Commenti

  1. Datti il tempo che ti serve per saperlo.

    RispondiElimina
  2. "La risposta è una storia" è bellissimo, illuminante direi.
    Grazie, amica mia

    RispondiElimina
  3. foto e descrizione bellissime

    RispondiElimina
  4. Smettila di porti domande e viviti l'attimo

    RispondiElimina
  5. mi piace il tuo modo di intenedere la vita. Queste parole andrebbero stampate e lette ogni tanto. Sono adatte a molte vite, anche alla mia. Mi ci rivedo pari pari.

    RispondiElimina

Posta un commento

Post popolari in questo blog

Specchio delle mie brame

All’inizio lo specchio era solo uno specchio. Ma aveva già tutto il mistero e il potere dello specchio. Guardarsi allo specchio non andava senza conseguenze. Il mito di Narciso ne è la testimonianza. Lo specchio poteva servire per controllarsi, per un esame di coscienza, per correggersi, per un sano amor proprio… oppure poteva produrre quell’incanto, quella malia che l’innamoramento della propria immagine mette in scena e che può portare a smarrire se stessi, la realtà e a inquinare i rapporti con il mondo e le persone.      

Il mio presente

 Io vivo questi tempi e le loro sfide come il periodo più interessante della storia. D’altra parte è la mia epoca. Voglio dire che non ho mai sentito il bisogno di elogiare il passato rispetto al presente come se si fosse perso qualcosa. Le sfide sono lì a sollecitare il coraggio e l’industria, l’iniziativa, l’immaginazione, la ricerca.

Un abbraccio di fine anno

Sapevi di appartenere ad una nuova epoca, dove essere sarebbe stato navigare il cambiamento con audacia, energia e infinita curiosità.