Io sono ossessionata dall’espressione. Io vedo il mondo sotto forma di espressione. L’espressione è qualcosa che ha una sua storia segreta e profonda che merita cura e attenzione, è un’avventura che ci conquistiamo gradualmente, lavorando su di noi, lottando anche, e indovinando intelligentemente le forze su cui contare.
I periodi di transizione sono aumentati nella nostra vita. Nel lavoro sembra più evidente. Ma anche nella vita privata. Dove ci sono i divorzi, i nuovi matrimoni, ma anchei passaggi a diversi approcci alla vita, una sorta di cambio di filosofie esistenziali. Sai? Quando ti ribadisci in testa nuovi principi, che apparentemente sono il contrario di quel che ti sei detto fino a qualche tempo fa. Il punto è che i periodi di transizione – sempre più numerosi e lunghi – sono periodi per cui non siamo tanto attrezzati a viverli. Noi, per lo più, pensiamo alle crisi come a periodi dolorosi e brevi. Devono essere brevi! Se ne esce con una decisione, un atto di volontà, una reazione energica. C’è una sorta di etica che dice, nella crisi: reagisci, volontà, decidi e parti di nuovo! Ma c’è un’altra etica, forse più profonda, che afferma: aspetta, ascolta, non avere fretta, decidi solo quando senti che la cosa è maturata dentro. Questo – la crisi – è il momento dell’ascolto, per u...