Il viaggio non è soltanto spostamento nello spazio, ma trasformazione interiore. Ogni passo ci ricorda che la meta non è un punto geografico, bensì un orizzonte di senso: nel partire ci liberiamo dalle abitudini, nell’arrivare scopriamo nuove prospettive, e nel tornare comprendiamo che nulla è rimasto identico, nemmeno noi stessi.
In fondo, viaggiare è un dialogo silenzioso tra il mondo e l’anima: il paesaggio ci interroga, e noi rispondiamo con la nostra capacità di meraviglia.




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