Il Natale, un tempo, era qualcosa di diverso. Aveva una coreografia di verità, dottrine, certezze che tornavano a scaldare il cuore nei riti legati alla famiglia, al surriscaldamento di legami forti. Famiglia e legami già esistenti e consolidati nel tempo.
Oggi, nella società fluida, il Natale
può diventare qualcosa di genuinamente eccitante e rigeneratore, ma non
più in rapporto ai legami del passato, bensì in rapporto alle
possibilità aperte sul futuro: può celebrare la possibilità di nascere davvero, in qualsiasi momento. Di decidere di essere se stessi davvero a qualsiasi età, in qualsiasi condizione.
Niente di ciò che c’è, nessun “passato” ha più il potere di trattenere una “conversione”.
Natale è salpare, ora, per l’avventura.
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