Voglio
stare tra l’incudine e il martello. Voglio stare nella terra di
nessuno, ancora per un po’. Voglio spingere il corpo a occuparsi di ciò
che non esiste ancora, invece di lasciarlo risucchiare in ciò che è
esistito un tempo – e questo, senza cancellare dalla vista tutti quei
ricordi che salgono a galla man mano che percorro questi luoghi.
Tra l’incudine e il martello…
Nell'indefinito, dove tutto è, sarà, possibile...
RispondiEliminaUn bel posto