Tolle dice qualcosa che mi piace moltissimo: che l’adesso ha tutto ciò di cui abbiamo bisogno per andare avanti.
E che, invece di guardare fuori dall’adesso, nel futuro, o altrove, è utile concentrare l’attenzione su qui e ora.
Perché il qui e ora non è solo il brusio che si capta sullo sfondo del nulla. Ma è un evento. Qualcosa accade qui e ora.
Ma appena tornano le forze, risorge il desiderio. E allora io direi che rimanere prigionieri nel qui e ora sarebbe un peccato. Allora è il momento di sognare e di volare e di lasciare che la salute si configuri come una vita piena e non soltanto come scomparsa del dolore.
E una vita piena comprende i tuoi sogni, l’esultanza e l’entusiasmo.
Come sarebbe brutto – per paura di soffrire – rinunciare ai sogni!
Esci presto il mattino e lungo la strada ti avvii. Incendi le nuvole d’incanti, spalanchi voragini nell’umida terra che ti brama. Vibra l’aria d’intorno e in risonanza tremano i colli. Chi e dove accordò quello sguardo di fuoco in sintonia con le meccaniche celesti? Amo i tuoi passi sulle foglie che cantano. Un sortilegio, il profumo di muschio che ti segue.
Ci vuole una grande forza per spingere continuamente il qui ed ora nel futuro del là e domani.
RispondiEliminaMa è questo il suo bello
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