Penso davvero che la vita in sé sia il primo valore, e dunque: essere vivi – ancora. Ma so che questa – vivere – è una parola che funziona da etichetta generica. Dietro ci può stare di tutto. Nel concreto e in senso pregnante – voglio dire: per te e per me – dietro ci stanno i nostri sogni.
Perché vivere significa proprio quello che sogni. Quello che sogni è anche di più di quello che c’è. Anzi, potrei osare di sostenere perfino che quello che c’è c’è per poter desiderare quello che sogni. Per potergli aprire una strada.
Esci presto il mattino e lungo la strada ti avvii. Incendi le nuvole d’incanti, spalanchi voragini nell’umida terra che ti brama. Vibra l’aria d’intorno e in risonanza tremano i colli. Chi e dove accordò quello sguardo di fuoco in sintonia con le meccaniche celesti? Amo i tuoi passi sulle foglie che cantano. Un sortilegio, il profumo di muschio che ti segue.
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