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Visualizzazione dei post da gennaio, 2025

La mappa del cielo

Il cielo stellato della notte. Orione sempre più alto. Sirio, poco sopra l’orizzonte verso sud est, luminosissima. È la stella alfa del Cane Maggiore.  Ho una mappa del cielo sull’iPad. Vi compaiono i corpi celesti con il loro nome e la loro posizione aggiornata in ogni momento.
 Ma non è riconoscere le stelle e sapere il loro nome l’emozione più grande: è il senso di immensità dell’Universo e la meraviglia di essere viva e di vedere.  
E poi le domande che affiorano da sé nella mente: e io chi sono, e che ci faccio? Che vuol dire tutto questo? 
 Smarrimento e stupore,  
gratitudine e impotenza. 
 Abbandono. 
 E poi la decisione verso il sorriso e la gioia.      

Alla realtà tramite l'immaginazione

E fui io ancora nel posto del pescatore, compagno del suo silenzio e del suo paziente lavoro. Il tempo scivolava tra noi con la sua musica di vento e lo sciabordio dell’acqua fu il solo discorso tra noi. Ritorno ora in quel posto. E lui non c’è.

Rete

A me piace questa possibilità di condividere le mie cose con persone che altrimenti non avrei mai conosciuto. Mi piace esplorare questa nuova forma di socialità offerta dai social. M’interessano i comportamenti costruttivi, la gentilezza nelle relazioni, gli stimoli conoscitivi che ci possiamo scambiare. E mi rendo conto che si può anche collaborare con persone lontane. Io l’ho fatto. Cerco di formarmi affinché la rete mi renda più intelligente (e non più stupida ) e so che devo lavorare sul controllo dell’attenzione, sul senso critico per individuare e scartare le bufale, sfruttare le possibilità di accedere alle informazioni che m’interessano perché hanno contributi arricchenti per il mio progetto. La rete ormai fa parte del nuovo mondo. Voglio usarla bene.  

Stimolante!

Proust sostiene che la scrittura e la pittura procedono allo stesso modo e che la "verità" dell'arte non risiede nella precisione, ma sta oltre e , a volte, può persino ignorare la precisione. Stimolante!    

Pensiero bambino

Nelle favole gli uomini e gli animali si parlano

Andiamo al punto

Nessuna metafora è più bella per la vita del pensiero, per il sentire, per l’apprendere, per l’espressione e la comunicazione, di quelle che traggono origine dall’agricoltura, dall’alimentazione, dal paesaggio, dal mondo vegetale. Niente costituisce un antidoto migliore a quell’eccesso di artificio che viviamo in città, negli uffici e nelle fabbriche, nel bombardamento delle informazioni dei mass media.      

Scorrere leggeri

Non eravamo noi a provare l’amore, ma era l’amore che aveva preso noi e ci trascinava per territori nuovi. E volevamo essere leggeri. Sapevamo che dovevamo camminare agili e veloci per i sentieri che il tempo ci portava. Dovevamo avere avere gambe agili e piedi robusti. E braccia pronte ad afferrare i rami. E a nuotare nel mare della vita.  

Il cielo sulle case

“Il cielo sulle case” è l’immagine della dimora vista dagli occhi del viandante. Evoca uno spazio caldo ideale più che un luogo fisico preciso. È parente delle Città invisibili di Italo Calvino.
 Il viandante è cittadino del divenire. La sua stessa casa è un vascello.    

Mettere ali

 Uscirò dal guscio, che prima protegge ma poi imprigiona, e metterò le ali.  

Colori

Un cielo azzurro e una strada colorata, c’era ancora molto cammino da percorrere.  Delle  volte, quando il giorno fa molto caldo, si procede più volentieri la sera. Ma erano i colori che impressionavano , quell’intensità di verdw e viola che abbracciava la pareti intorno. L’avventura era l’avventura. Alcune cose capitavano e  dovevi fronteggiarle, altre le provocavi e cercavi di immaginare le conseguenze di lungo periodo,  benché fosse un’impresa. E negli interstizi del viaggio potevi fermarti a contemplare la bellezza di  tutto questo.

Profilo cittadino

Accampati sulla Terra sotto un grande Cielo. Eppure in viaggio. Sotto le tende di cemento o di mattoni Un lavorio senza posa inventa, elabora e realizza. Il nuovo consente all’anima la snellezza necessaria all’avventura. Timori e minacce da ogni parte, attrito inevitabile al cammino, alla fine rafforzano l’audacia. Un manipolo anarchico batte la strada. Poi arrivano le tende, con il grosso. L’orizzonte si sposta in avanti. Le storie si moltiplicano. Le fiammelle si accendono, dovunque

Fiorire dal caos

C’è una dimensione di microstorie fantastiche, gentili, creative e vivaci, sorridenti e piene di buono spirito che rallegrano e arricchiscono questo viaggio avventuroso che è la vita. A me piace coltivare questa dimensione. E direi che sono fortunato: mi riesce abbastanza bene. Voglio esprimere questa semplice visione delle cose. Un venire in fioritura da un groviglio vitale di ramificazioni in movimento. Con profumi e colori che sono musica!

Il mio presente

 Io vivo questi tempi e le loro sfide come il periodo più interessante della storia. D’altra parte è la mia epoca. Voglio dire che non ho mai sentito il bisogno di elogiare il passato rispetto al presente come se si fosse perso qualcosa. Le sfide sono lì a sollecitare il coraggio e l’industria, l’iniziativa, l’immaginazione, la ricerca.

A sud dell’anima

Il mio viaggio è spinto dal vento. Un desiderio di lunga data, giù in profondità, che urge. Inquietudine d’amore che scorre nei gesti e nelle azioni.