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La ricerca della felicità

E c'era quel parco dove mi piaceva andare a leggere i libri e a raccogliere i pensieri sul mio quaderno. Niente di più gratificante! Avevo immaginato - anzi l'avevo fatto - di trasferire lì, all'aperto, nelle belle giornate, gran parte del mio lavoro. Tutto quello che si poteva fare camminando. Ed era davvero molto più di quanto avevo immaginato. Mi ero regalata, così, uno studio immenso e vivo, con il cielo per soffitto e spazi immensi profumati, e pareti che respiravano poesia. La piacevole solitudine della natura e quel silenzio che silenzio non è per l'orchestra di voci dolcissime che la natura esala. E ogni tanto qualche incontro di altri camminatori, che è gente con gli occhi spalancati alla meraviglia.

 






 

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Un abbraccio di fine anno

Sapevi di appartenere ad una nuova epoca, dove essere sarebbe stato navigare il cambiamento con audacia, energia e infinita curiosità.

Mettere ali

 Uscirò dal guscio, che prima protegge ma poi imprigiona, e metterò le ali.