Nella vecchia casa di famiglia, nel centro del paese, il ragazzo batteva
direttamente alla tastiera del computer la tesina che doveva presentare
il giorno dopo.
Stava mettendo a fuoco un concetto che l’aveva letteralmente rapito e trasportato nel mondo della filosofia.
Si trattava dell’anti-fragilità, un concetto che superava quello di
resilienza. In sostanza era la qualità di diventare migliore dopo eventi
stressanti. Non semplicemente essere flessibile e riadattarsi tale e
quale al mutamento. No, piuttosto evolvere, crescere, espandersi…
Il ragazzo si rendeva conto che questo concetto corrispondeva
esattamente alla sua esperienza personale. Era diventato più forte e più
creativo dopo ogni evento perturbante che l’aveva colpito di sorpresa…
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