Passa ai contenuti principali

E se Dio avvenisse?

Talvolta sospetto che un’intelligenza nascosta e diffusa cerchi a tentoni di governare l’andamento delle cose. Che forse un dio s’è smarrito nei suoi primi tentativi di creare un regno armonioso. O pongo il dio nel futuro, alla fine della storia, come un appello che chiama se stesso a raggiungersi, non senza il contributo di noi tutti e delle nostre piccole storie. E mi suggestiono immaginando che nelle nostre scarse consapevolezze si facciano avanti scintille e bagliori come nella notte, con lo scopo di segnalare una sorta di itinerario avventuroso che ci porti a un risveglio sorprendente… 




 

Commenti

  1. Ho sempre pensato ad un dio un po' distratto e pasticcione a cui non posso riprovare più di tanto, visto che quanto a distrazione e a pasticciare anch'io non è che proprio, proprio...

    RispondiElimina

Posta un commento

Post popolari in questo blog

Marea montante

È come essere presi dalla musica. Sei lì, che vai. Portato proprio dove devi andare. E non sai neanche fino a che punto esisti.

Scorrere leggeri

Non eravamo noi a provare l’amore, ma era l’amore che aveva preso noi e ci trascinava per territori nuovi. E volevamo essere leggeri. Sapevamo che dovevamo camminare agili e veloci per i sentieri che il tempo ci portava. Dovevamo avere avere gambe agili e piedi robusti. E braccia pronte ad afferrare i rami. E a nuotare nel mare della vita.  

Sguardo di fuoco

Esci presto il mattino e lungo la strada ti avvii. Incendi le nuvole d’incanti, spalanchi voragini nell’umida terra che ti brama. Vibra l’aria d’intorno e in risonanza tremano i colli.   Chi e dove accordò quello sguardo di fuoco in sintonia con le meccaniche celesti? Amo i tuoi passi sulle foglie che cantano. Un sortilegio, il profumo di muschio che ti segue.