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La sala del trono

Sono stata a camminare parecchio in questi tempi. Da quando ho ripreso un po’ la voglia. A volte registro i pensieri col telefono. Durante le passeggiate, arrivano sempre riflessioni bellissime che voglio afferrare con qualche parola.
 So che quando la parola arriva da sé è benedetta. E lo sento in bocca. Perché le parole ispirate hanno un sapore buono, tutto loro. Speciale. Inequivocabile.

Mi piace molto anche scrivere. Perché scrivere permette di parlare restando in silenzio. Posso dire che sono eccitata o furiosa senza neanche sbracciare un po’. Insomma, è un gran risparmio di energia. Ma è anche come essere in un’altra dimensione.

Adesso il mio obiettivo principale è recuperare l'entusiamo. E vedere un po’ se riesco a fare qualcosa di memorabile nel tempo che mi resta. Dimenticavo: 
può essere anche che trovi un fidanzato. Nelle ultime settimane mi sembra che me ne sia ritornata la voglia.
 L’ideale sarebbe girare il mondo, ma non lo posso fare per adesso.

Però, mi piacerebbe almeno immaginare i tratti di un’impresa che fosse di vagabondaggio. Un modo insolito di vivere il mercato e l’economia. Non l’impresa macchina, sistema organizzato statico nel suo dinamismo produttivo. Un’impresa vagabondaggio, come la natura dei nomadi, o dei cow boy, o dei pellegrini, insomma di gente che gira per il mondo, o che va per mare. 

 





 

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Specchio delle mie brame

All’inizio lo specchio era solo uno specchio. Ma aveva già tutto il mistero e il potere dello specchio. Guardarsi allo specchio non andava senza conseguenze. Il mito di Narciso ne è la testimonianza. Lo specchio poteva servire per controllarsi, per un esame di coscienza, per correggersi, per un sano amor proprio… oppure poteva produrre quell’incanto, quella malia che l’innamoramento della propria immagine mette in scena e che può portare a smarrire se stessi, la realtà e a inquinare i rapporti con il mondo e le persone.      

Un abbraccio di fine anno

Sapevi di appartenere ad una nuova epoca, dove essere sarebbe stato navigare il cambiamento con audacia, energia e infinita curiosità.

Mettere ali

 Uscirò dal guscio, che prima protegge ma poi imprigiona, e metterò le ali.